Tempo d’estate, tempo di abiti succinti, di corse in motorino, di raggruppamenti davanti alle gelaterie o ai campi sportivi… Ci si ritrova tra ragazzi, si parla ad alta voce, corrono parole pesanti, si rumoreggia, si spavaldeggia… e chi passa mormora: «Ma che maleducati…».

Una persona una volta, udendo una mamma dire a suo figlio «maleducato», le consigliò di non usare quel termine perché era un atto di autoincriminazione pesante, in quanto vuol dire educato male e, dunque, è riferito direttamente a un errore di chi ha la funzione di educare…

Ma oggi, è vero, ci sono tante persone educate male e non corrispondono necessariamente alla fascia di età giovanile… E, purtroppo, chi è persuaso che è lecito fare tutto quello che piace, sempre e comunque, non è certo in grado di insegnare a qualcuno una «educazione buona».

Che poi è diversa dalla classica buona educazione, che riguarda il comportamento magari a tavola o per strada (e già sarebbe qualcosa…) e consiste in un abito mentale, che nessuno può insegnare leggendo un manuale, ma solo con l’esempio. E qui… iniziano i guai…

Lascia un commento

  • La Foto (141)
  • Lavoro (175)
  • Macerata (1.504)
  • MenSana (27)
  • Missioni (22)
  • Mondo (1)
  • Montefano (12)
  • Musica (20)
  • News (2.978)
  • Politica (81)
  • Pollenza (47)
  • Pop Corn (31)
  • Programmi (23)
  • Quaresima (57)
  • Recanati (591)
  • Regione (314)
  • Reportage (28)
  • Rubriche (16)
  • Rugby (16)
  • Salute (240)
  • Scuola (417)
  • Sinodo (3)
  • Sisma (292)
  • Social (591)
  • Società (1.193)
  • Sport (531)
  • Tolentino (407)
  • Treia (272)
  • Unimc (253)
  • Video (2.023)
  • Volley (234)