Venerdì 15 gennaio in Italia si è svolta la seconda edizione della Notte nazionale del Liceo Classico, a cui hanno aderito moltissimi istituti. L’iniziativa non è nata da una circolare ministeriale, ma dall’idea di un docente di latino e greco del Liceo «Gulli e Pennisi» di Acireale (Catania), il professor Rocco Schembra.

notte_dei_licei_2016_acirealeAnche Tolentino ha aderito con un cartellone molto ricco di eventi (spettacoli teatrali, letture, canti, conferenze), per far percepire all’esterno che il liceo classico è una realtà viva, che non è solo per “secchioni”, ma per gente in gamba che si candida a essere la futura classe dirigente.

La professoressa Laila Boldorini ci ha fornito una spiegazione di questa notte: «L’iniziativa, nata per ribadire l’importanza degli studi umanistici e testimoniare la resistenza di questo storico liceo, ha bissato il successo dello scorso anno, contando l’adesione di 235 Licei Classici italiani».

Ricco e variegato il programma del Liceo Classico «Filelfo» di Tolentino con una non stop di performance, conferenze, spettacoli teatrali e letture dalle 18.00 alle 24.00; all’interno degli appuntamenti non sono mancati neppure momenti conviviali.

In apertura il professor Alberto Pellegrino, socio dell’associazione «I Filelfiani», è intervenuto sul tema «Siamo ancora figli dell’Ellade?» È stata poi la volta del percorso multimediale degli alunni del I anno, che ha visto protagoniste le piante, nella mitologia e nella storia dell’arte, ma anche alla luce del rapporto tra arte e scienza disegnato dalla simbologia vegetale. Il mito è stato riletto anche in chiave cinematografica dal prof. Rascioni.

Si è andati poi «A scuola con Pitagora», gustosa performance drammatizzata dagli alunni delle terze ed infine si è riso alla commedia «Miles Gloriosus» di Plauto con gli studenti del IV e del V anno di corso. In chiusura una suggestiva performance recitativa sul tema del sogno nella letteratura classica, e, a mezzanotte in punto, classico dei classici, la lettura del «Notturno» dall’Iliade di Omero.

Liceo_Classico1La docente, infine, si è soffermata sull’ingaggio extracurriculare che ha impegnato tutti gli studenti:«Siamo convinti che la vera buona scuola, pur nella valenza formativa di tutte le discipline, nasca anche dalla creatività, dalle passioni, dalla motivazione e dal coinvolgimento di docenti e alunni.

Per dare l’idea della profondità e molteplicità del mondo classico, abbiamo cercato di toccarne alcuni degli ambiti culturali più caratterizzanti e archetipici: il mito, la tragedia, la commedia, l’epica, la storia, la filosofia, la poesia, la matematica, fino al cinema.

Alla fine, però, è stato bello constatare il gradimento dell’iniziativa da parte dei ragazzi che hanno abbandonato i banchi per immergersi nel ruolo di registi, attori, ideatori di spot, sceneggiatori.

Lo spirito è stato anche quello di presentare una scuola radicata nel territorio, centro di cultura aperto alla città, perché abbiamo bisogno di bellezza».

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