Chiede l’affidamento alla Vergine papa Francesco, per vivere con cuore vivo e misericordioso la 24^Giornata mondiale del Malato che si celebra domani, 11 febbraio, come sempre nella tradizionale data in cui la Chiesa festeggia la Beata Vergine di Lourdes. Bergoglio fa riferimento alla madre di Gesù, perchè «nella sollecitudine di Maria si rispecchia la tenerezza di Dio. E quella stessa tenerezza si fa presente nella vita di tante persone che si trovano accanto ai malati e sanno coglierne i bisogni, anche quelli più impercettibili, perché guardano con occhi pieni di amore».

ImmagineSitoQuindi, ricorda il Santo padre nel Messaggio diffuso il 15 settembre scorso dal titolo «Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5)» (leggi Qui il testo completo), «in questa Giornata Mondiale del Malato possiamo chiedere a Gesù misericordioso, attraverso l’intercessione di Maria, Madre sua e nostra, che conceda a tutti noi questa disposizione al servizio dei bisognosi, e concretamente dei nostri fratelli e delle nostre sorelle malati. Talvolta questo servizio può risultare faticoso, pesante, ma siamo certi che il Signore non mancherà di trasformare il nostro sforzo umano in qualcosa di divino. Anche noi possiamo essere mani, braccia, cuori che aiutano Dio a compiere i suoi prodigi, spesso nascosti».

Prodigi come quello che Cristo fece alle nozze di Cana, l’episodio evangelico che guida questa Giornata 2016: un appuntamento che, eccezionalmente, il Pontefice decide di vivere a Nazareth nel luogo in cui «il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» e dove Gesù iniziò la propria missione per la salvezza del mondo.

(Foto Sir)
(Foto Sir)

Nell’anno del Giubileo Straordinario della Misericordia, infatti, Francesco ha scelto per la prima volta di celebrare, in forma solenne e in Terra Santa, la Giornata mondiale del Malato (leggi Qui il servizio di approfondimento). Le celebrazioni per la speciale ricorrenza durano una settimana: quelle principali si svolgono a Nazareth, nella Basilica dell’Annunciazione, ma per evitare tensioni e permettere ai malati di superare i muri e le barriere architettoniche anche a Ramallah e a Betlemme.

In queste giornate particolari non mancherà, inoltre, un’attenzione di riguardo alle opere caritative attive in Terra Santa, con visite alle 13 strutture ospedaliere in cui, lo ricordiamo, la Chiesa cattolica è presente, attraverso 8 case di accoglienza per persone anziane e sole e con 14 istituti per bambini abbandonati, orfani o diversamente abili.

L'istituto «Effetà Paolo VI» di Betlemme: la struttura è sorta per desiderio di Papa Paolo VI durante la Sua visita in Terra Santa nel 1964. In quell'occasione il Papa constatò la presenza di numerosi bambini non udenti privi di assistenza, ed espresse il desiderio che fosse realizzata un'opera educativa per la loro riabilitazione. (Foto Francesca Cipolloni)
L’istituto «Effetà Paolo VI» di Betlemme: la struttura è sorta per desiderio di Papa Paolo VI durante la Sua visita in Terra Santa nel 1964. In quell’occasione, il Papa constatò la presenza di numerosi bambini non udenti privi di assistenza, ed espresse il desiderio che fosse realizzata un’opera educativa per la loro riabilitazione.
(Foto Francesca Cipolloni)

E, dalla Palestina a Macerata, lo “sguardo” verso chi quotidianamente affronta la fatica della sofferenza con spirito cristiano è condiviso da una realtà costantemente al fianco dei malati quale è l’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), che nell’Anno giubilare riscopre un senso ulteriore per la Giornata mondiale del Malato.

«Il Giubileo della Misericordia è un’occasione per vivere nel profondo il carisma Unitalsi – spiega Vincenzo Cannelli, responsabile dell’Unitalsi sottosezione di Macerata – spronando volontari e pellegrini a ad intensificare i propri sforzi a favore di quanti soffrono nel corpo e nello spirito. Per favorire la partecipazione di malati e disabili alle celebrazioni e pratiche giubilari a Roma, l’Unitalsi ha istituito un numero verde gratuito nazionale (800.062.026), punti di accoglienza per pellegrini disabili e una presenza costante di volontari presso le Porte Sante della Capitale. Naturalmente, anche in diocesi è possibile richiedere l’assistenza di volontari Unitalsi».

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Come è risaputo, l’Associazione ecclesiale di fedeli dal 1903 si occupa di accompagnare gli ammalati che desiderano andare in pellegrinaggio verso un santuario (Lourdes, Fatima, Santiago, Terra Santa ecc.) e, quest’anno, particolare attenzione sarà rivolta quest’anno ai sacerdoti malati o anziani, per i quali sarà organizzata una giornata-pellegrinaggio a Loreto.

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«Per la sottosezione di Macerata – aggiunge inoltre Cannelli – il 2016 è anche un anno speciale: ricorre infatti l’ottantesimo anniversario della costituzione della sottosezione esarà questa un’occasione di festa e un modo per ricordare e pregare per tutti i volontari e per i malati che in questi anni hanno aderito all’Associazione».

Per maggiori informazioni sulle iniziative dell’Unitalsi per il Giubileo è possibile consultare il sito www.unitalsi.it, mentre per ogni chiarimento in merito alle attività locali basta cliccare su www.unitalsimacerata.it.

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