In fraterna comunione i fedeli delle unità pastorali numero 7 e numero 20, comprendenti le parrocchie di Pollenza, Rambona, Grottaccia di Cingoli, Appignano e Chiesanuova, Camporota e Santa Maria in Selva di Treia, si sono ritrovati sabato 5 marzo per compiere il loro pellegrinaggio giubilare alla porta Santa diocesana.
Prima dell’inizio la guida ha dato indicazioni in merito all’indulgenza plenaria, le condizioni e gli impegni per ottenerla (qui un approfondimento). La croce, portata dal rappresentante della parrocchia impegnata a presentare le varie stazioni della Via Crucis, precedeva gli oltre 700 partecipanti, e faceva sosta nei vari punti del percorso segnalati da altrettanti croci apposte alle pareti degli edifici lungo il tragitto.
La composta partecipazione ha dato un tono di alta riflessione sulla passione di Gesù e predisposto il cuore al pentimento e alla festa del perdono. I canti hanno arricchito le riflessioni.
Il Vescovo Mons. Nazzareno Marconi ha accompagnato le unità pastorali lungo tutto il pellegrinaggio e introducendoli alla porta santa. In cattedrale il Vescovo ha concelebrato la Santa Messa con don Giuseppe Branchesi, don Natale Branchesi, don Peter Paul Sultana, don Giovanni Valenti, don Pio Pesaresi, Don Roberto Angelucci, Don Giuseppe Verdenelli, P. Valentino Natalini, P. Aldo Baldoni, Fr. Luciano Genga, mentre i cori musicali delle varie parrocchie hanno accompagnato la Liturgia eucaristica.
Significativa l’omelia del Vescovo, in riferimento alla parabola del padre misericordioso: «Chi ritiene tesoro il danaro, resta deluso e triste torna da suo padre. Il figlio maggiore non è meno ‘schiavo’ del fratello minore».
«La bellezza diventa tangibile nella gioia di tanti circa l’esperienza vissuta, – dice don Giuseppe Branchesi – rende testimonianza di come la Misericordia del Padre tocca il cuore di tutti e l’evento di una singola comunità diventa in grado di abbellire il mondo. In questo modo abbiamo imparato a volare alto con i nostri “sogni” e ad impegnarci per essere testimoni del risorto.
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