«Sono lieto e grato al Signore che mi ha concesso – lontano da ogni aspettativa e speranza – di celebrare il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale nella cattedrale che mi ha generato sacerdote e vescovo; insieme al presbiterio che mi ha custodito, e che ora amo con cuore di fratello e di padre».
Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, nell’omelia pronunciata stamattina nella cattedrale di San Lorenzo durante la Messa del Crisma nella quale ha ricordato anche il suo 50° anniversario di ordinazione.
«Nel mio cuore – ha proseguito l’arcivescovo – rivedo volti cari, a loro e a tanti altri sono debitore di buon esempio e saggezza. A voi, fedeli laici, dico il mio affetto e la mia riconoscenza. Ai nostri seminaristi rinnovo l’incoraggiamento: vi prego, proseguite la via di Dio con fiducia e semplicità generosa. A voi, cari confratelli, il mio abbraccio, grato per la vicinanza che sento e che ricambio come meglio posso».
Nell’omelia il cardinale ha poi chiesto a tutti di «intensificare la preghiera, perché il Signore mandi gli operai di cui abbiamo bisogno, e perché i giovani non abbiano paura di ascoltare e di rispondere prontamente».