Anche per la stagione 2016 si rinnovano i progetti di accessibilità del Macerata Opera Festival, presentati nei giorni scorsi dal presidente e vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini e Antonio Pettinari, dal Sovrintendente Luciano Messi, dalla coordinatrice del progetto Elena Di Giovanni e dal presidente del Museo Tattile Statale Omero Aldo Grassini.

«È una delle attività che ci rende più fieri – ha affermato Carancini – perché tutti possono vivere e assaporare l’opera lirica, anche ad occhi chiusi. Lo Sferisterio è di tutti e per tutti».

La conferenza stampa in cui è stato illustrato il percorso per l'edizione 2016
La conferenza stampa in cui sono state illustrate le novità confermate anche per l’edizione 2016. Nella foto, da sinistra: Giulia Cester, Aldo Grassini, Luciano Messi, Romano Carancini, Antonio Pettinari e Elena Di Giovanni

Questi servizi hanno visto l’arena maceratese pioniere nel panorama dei teatri nazionali ed europei. «Abbiamo avviato il percorso nel 2007 – ha dichiarato Messi – ed oggi ci siamo anche ben strutturati. Abbiamo anche cablato, con i nostri tecnici, un intero settore di 60 posti dove è possibile inserire lo spinotto jack dell’auricolare per ascoltare l’audiodescrizione».

Questo servizio offerto in collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata e l’Uici regionale (Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti onlus), viene fornito in arena, sia in lingua italiana che inglese, ed è totalmente gratuito.

L’audio descrizione è disponibile per tutte le opere del cartellone nelle seguenti date: 5 agosto «Otello», 6 agosto «Il trovatore» e 7 agosto «Norma». Un servizio prezioso, curato da Elena Di Giovanni, per chi non vuole perdersi l’incanto dell’opera: chi decide di usufruirne deve prendere posto almeno 20 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Si possono scaricare preventivamente le parti introduttive delle opere in programma direttamente dal sito dello Sferisterio. Le audio introduzioni durano circa 9 minuti e contengono le informazioni principali dei vari spettacoli, come una breve sinossi, la descrizione delle scenografie, dei costumi e di alcune scelte di regia. «Abbiamo scoperto – ha aggiunto Di Giovanni – che queste versioni scaricabili dal web hanno avuto un grande successo: in soli 10 giorni, lo scorso anno, sono stati effettuati 220 download. Il progetto dell’accessibilità ogni anno si potenzia: nel 2015 abbiamo avuto 130 partecipanti non vedenti in arena, nelle tre recite programmate con il servizio, e circa 35 bambini che hanno partecipato ad un laboratorio pomeridiano».

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Uno scatto dei percorsi tattili dello scorso anno

Come negli anni passati, inoltre, è prevista la proiezione dei sopratitoli sul muro di fondo ai lati del palco, che permettono di seguire i vari passaggi, senza che la scena venga disturbata. «Una bella sorpresa per tutti – ha proseguito Pettinari -, perché permette di seguire la storia anche ai neofiti, che magari hanno difficoltà a seguire il canto dei protagonisti».

A questo si aggiungono i tre percorsi sensoriali, realizzati in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero, tra i pochi musei tattili al mondo dove si può conoscere l’arte attraverso la sorprendente prospettiva delle mani. Nati come progetti rivolti alle persone con disabilità visive o di altro tipo, da quest’anno sono dedicati a tutti coloro che vogliono scoprire anche il dietro le quinte. Il primo percorso, incentrato sugli abiti da scena e con la collaborazione della sartoria e della responsabile del reparto, Simonetta Palmucci, è dedicato ai bambini: i più piccoli hanno così il modo di visitare sia il teatro che gli spazi dove vengono realizzati i costumi. A disposizione dei bimbi tanti vestiti da toccare e da indossare, con l’ausilio di piccoli modellini in 3D.

Il secondo percorso è dedicato alla scoperta di una delle tre scenografie delle opere: può essere toccata con mano e viene illustrata con l’aiuto dei tecnici di palcoscenico dello Sferisterio.

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L’ultimo – con la collaborazione della Form – è pensato per gli strumenti dell’orchestra, che saranno messi a disposizione dei partecipanti, perché possano toccarli e sperimentare i vari timbri e suoni.

I percorsi sensoriali, organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata e con il Museo Tattile Omero, sono aperti a tutti, previa iscrizione. «Per la prima volta – ha concluso Grassini – abbiamo creato dei pacchetti turistici specifici con un tour operator locale: 4 giorni da passare nelle Marche tra varie esperienze, dalle tre serate allo Sferisterio ai musei del territorio fino ad una mezza giornata al mare. I percorsi sensoriali ci permettono di conoscere meglio il teatro, per noi è importantissimo per esempio toccare gli strumenti, poiché siamo in grado di riconoscere il timbro, ma quasi mai abbiamo chiaro di come sono fatti. Poterli maneggiare dà una certa emozione».

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