Il 38° pellegrinaggio Macerata-Loreto sarà illuminato da 24.000 fiaccole colorate che accompagneranno i pellegrini nel loro cammino fino alla meta. Dietro alle migliaia di fiaccole, che restituiscono l’immagine più nota del lungo corteo, c’è il lavoro di alcune decine di volontari che si adoperano per assemblarle con uno speciale spirito d’iniziativa.

L’appuntamento dei “volontari delle fiaccole” si rinnova ogni anno fin dalle prime edizioni, quando il pellegrinaggio scendeva da Montelupone e incrociava il territorio della parrocchia di San Pietro di Recanati. Nei primi anni la produzione delle fiaccole avveniva nelle stanze della parrocchia, ma i numeri crescenti del pellegrinaggio, hanno obbligato a trovare spazi adeguati e dotarsi di una maggiore organizzazione.

Da circa 10 anni il signor Duilio Scocco, ha messo a disposizione il capannone della sua attività artigianale in contrada Romitelli a Recanati dove il giovedì prima dell’evento si radunano tanti volontari con spirito di festa.

Il gruppo è composto da uomini, donne, giovani e alcuni bambini che si danno da fare come se fosse un bel gioco. Tra i volontari madri di famiglia, operai, pensionati dipendenti statali, professionisti e imprenditori, gli stessi che alle prime ore della domenica, al transito dei pellegrinaggio, distribuiscono le fiaccole.

I numeri riferiti alla produzione delle fiaccole sono incredibili e danno la misura di quale energia c’è dietro questa iniziativa partita con lo stesso spirito di come è iniziato il Pellegrinaggio. In circa 2 ore, almeno 40 persone, preparano oltre 20.000 fiaccole.
Nel lungo tavolo al centro del capannone, alcuni approvvigionano chi assembla la candela al flambò, cioè la parte di carta colorata che protegge la fiamma della candela, infine altri posizionano le fiaccole nei grandi scatoloni da dove i pellegrini prendono le fiaccole.
Le candele e i flambò sono forniti dal comitato del pellegrinaggio che affida a questo gruppo di volenterosi l’intera gestione delle fiaccole.

Tra i tanti ricordi e aneddoti alcuni raccontano il primo anno nel grande capannone quando il sabato sera trovarono le fiaccole piegate dal caldo dei giorni precedenti.

L’iniziativa e lo spirito si rinnovano e da quest’anno, prima della consueta preparazione delle fiaccole la comunità ha celebrato la messa nel capannone poi seguita dalla cena.

Dietro al pellegrinaggio Macerata-Loreto si celano tante storie che riguardano sempre le persone e il loro essere “unici” anche in un contesto così numeroso che però si carica di significati e irrompe in quell’ovvietà che sempre più spesso caratterizza la quotidianità.

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