Alle 11 in punto di sabato 2 luglio, il sindaco di Urbisaglia Paolo Giubileo e la dottoressa Nicoletta Frapiccini, direttrice del Museo, hanno tagliato il nastro dell’esposizione “Fuori le teste” che sarà visitabile fino al prossimo 15 settembre.

Il Museo, che la direttrice Frapiccini ha definito “una bomboniera” piccola ma in grado di documentare l’importanza dell’antica Urbs Salvia, offre così, seppur temporaneamente, la possibilità di osservare alcuni dei materiali portati alla luce nel corso delle campagne di scavo organizzate annualmente dall’Università di Macerata.

Di fronte a un pubblico numeroso – si sono contate infatti una cinquantina di persone – ha preso la parola il Sindaco Giubileo che ha sottolineato come la mostra sia il risultato di una fattiva collaborazione tra vari enti e dell’impegno generoso delle giovani archeologhe urbisagliesi Francesca Pettinari e Giuseppina Poloni.

La dottoressa Frapiccini, da poco insediata nell’incarico, ha espresso la volontà determinata, pur in presenza delle notorie ristrettezze di bilancio che affliggono tutte le amministrazioni pubbliche, a favorire le iniziative in grado di avvicinare il pubblico alla cultura e a valorizzare l’apporto dei giovani, confidando, in sintonia col sindaco, che tale impegno possa essere fonte di lavoro gratificante anche perché dignitosamente remunerato. Non ha mancato di ringraziare il personale del Museo, del quale ha sottolineato il ruolo di “custodi”, in un senso che va molto al di là a quello di “addetti” all’apertura, per la disponibilità alla collaborazione espressa anche in questo caso.

Ha preso quindi la parola il professor Roberto Perna, dell’Università di Macerata, che ha ricordato con commozione la professoressa Giovanna Maria Fabrini, scomparsa di recente, per molti anni a capo degli scavi nell’area archeologica e ha rinnovato l’impegno a proseguirne l’opera.

È stata la volta della dotoressa Francesca Pettinari, curatrice assieme alla collega Giusy Poloni dell’esposizione, che ha spiegato come si sia voluto concentrale l’attenzione su un aspetto particolare ma significativo, quello dei volti. Da qui il titolo di “Fuori le teste”: fuori almeno per un po’ da quei magazzini che contengono tantissimi reperti accessibili solo ai ricercatori. Tanti volti, da quello parte di un grande busto, ai piccoli visi destinati a gioielli, ad accessori di abbigliamento a quelli raffigurati su antefisse che abbellivano edifici di pregio… Quanto è bastato per allestire due bacheche curiose e interessanti, corredate da pannelli esplicativi realizzati da “Mixture of light”.

Il successo dell’inaugurazione è stato confermato dalla serata, quando, in occasione della notte di musei, nonostante la concomitanza della partita della Nazionale, un’altra trentina di persone ha percorso le sale del Museo.

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