Bye bye Coppa Davis. Si è chiusa domenica 17, con il successo dell’Argentina, la tre giorni marchigiana della più importante manifestazione a squadre di tennis al mondo. Al Circolo Tennis Baratoff di Pesaro, Italia e Argentina hanno dato vita sul campo ad una vera e propria battaglia, con incontri tirati, lunghissimi ed emozionanti. Un evento che, dopo l’incontro Italia – Svizzera disputatosi a marzo, ha riacceso per la seconda volta in un anno i riflettori e l’interesse degli sportivi sulla Regione Marche, le cui bellezze sono state apprezzate anche dai tanti argentini accorsi appositamente dall’altra parte del mondo per sostenere la propria rappresentativa guidata da Federico Delbonis e Juan Martin del Potro.

La Davis però non è stata solo tennis. Nella settimana che ha preceduto le partite si è svolta la “Davis Week”, una serie di iniziative con l’alternanza di musica, sport, tornei di beach tennis, divertimento, artisti di calibro nazionale ed internazionale. Un calendario fittissimo organizzato, per conto di Mca Events, dall’Associazione Pindaro dei fratelli Spagnuolo per far respirare il clima della Davis in tutta la Riviera marchigiana e romagnola.

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Tra gli appuntamenti di maggior successo il Party Tennis 1930, un originale aperitivo al molo di Levante di Pesaro per celebrare la storia del tennis negli anni ’30. Sono state protagoniste le musiche originali dell’epoca ‘20/’30, sia italiane che internazionali di stampo swing retrò – vintage accompagnate da un Dj set a cura di Dj Thor e Aaroon Tesser, musicista, compositore internazionale e direttore artistico della prestigiosa Terrazza Rinascente di Milano. Con loro la performer di San Pietroburgo Roxy Rose con abiti originali da collezione del primo novecento legati al mondo del tennis.

Hanno contribuito in modo decisivo alla riuscita dell’evento gli allestimenti creati appositamente per la serata da Meridiana Cooperativa Sociale di Macerata: il molo del porto è stato impreziosito da tappeti verdi e zolle di erba che hanno riprodotto campi da tennis, da immagini vintage in bianco e nero e fotografie a grandezza naturale che hanno raccontato il tennis dalle origini ad oggi. Un tocco di classe e di eleganza quello offerto da Meridiana apprezzato anche dall’ospite d’onore della serata, Nicola Pietrangeli, il tennista italiano più forte e vincente di tutti i tempi.

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Si è rinnovata così la proficua collaborazione tra Associazione Pindaro e Meridiana, che cura tutti gli allestimenti di Overtime, il Festival Nazionale del Racconto e dell’Etica Sportiva, che dal 5 al 9 ottobre 2016 festeggerà la sua sesta edizione portando a Macerata, come da consolidata tradizione, big dello sport, della musica, dell’arte e del giornalismo con iniziative tutte a carattere gratuito. Una collaborazione in linea con la mission di Meridiana che il Presidente Giuseppe Spernanzoni sintetizza così: “l’obiettivo della nostra Cooperativa è quello di perseguire l’interesse generale della comunità attraverso la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini. Sport e Sociale devono sostenersi a vicenda proprio perché valorizzano le capacità delle persone e la relazione tra le stesse”.

Altro evento di punta della Davis Week è stato il light – design che giovedì 14 luglio ha raccontato e presentato il tennis in un modo “non convenzionale”. Dalle ore 21 alle ore 24 è stato proiettato sulla facciata di Palazzo Ducale in Piazza del Popolo a Pesaro un video realizzato ad hoc ed in esclusiva per la Coppa Davis. L’elaborazione creativa e l’interazione di contenuti 2D e 3D è stata a cura di un grande artista maceratese, Luca Agnani, che, esperto in animazioni e precursore in Italia del video-mapping, lavora sulle facciate di palazzi, chiese e monumenti di tutto il mondo. Uno spettacolo che ha entusiasmato e affascinato le migliaia di persone accorse, compresa una numerosa e festante rappresentanza di tifosi argentini.

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«La mia è una forma di video-arte che ha vestito il Palazzo Ducale – racconta Luca Agnani -, siamo partiti da racchette e palline – continua – per poi raccontare una storia. Abbiamo scomposto e ricostruito la prefettura con elementi tennistici, mantenendo un’interazione costante con l’architettura. Con l’ausilio di 4 proiettori abbiamo dato vita ad uno schermo unico a cielo aperto in grado di far vivere un’emozione a curiosi, turisti e semplici passanti».

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