L’Italia sta mostrando, ora dopo ora, da quella tragica notte del 23 agosto, il suo “volto” migliore e, come prevedibile, sono scattati da ogni parte d’Italia i soccorsi immediati per garantire ai terremotati del Centro Italia gli aiuti necessari per fronteggiare questa prima, delicata fase di emergenza.

La drammatica veduta aerea di ciò che resta di Amatrice
La drammatica veduta aerea di ciò che resta di Amatrice

I numeri in aggiornamento. Al momento è confermato in 247 il numero dei morti accertati, secondo quanto riferito dal Dipartimento della Protezione Civile. I feriti ospedalizzati sono 264. «Le operazioni di ricerca e soccorso proseguiranno fino all’esaurimento dell’attività, e non si concluderanno fino a quando non si penserà che non si possano individuare persone coinvolte nei crolli». A confermarlo oggi, giovedì 25 giugno, in mattinata la Protezione civile. Prosegue intanto l’assistenza alle popolazioni: questa notte, a fronte di 3.400 posti già disponibili, ne sono stati utilizzati soltanto 1.200. I centri di assistenza Accumoli, Amatrice, Arquata e Monte Gallo (Regioni Lazio e Marche) si aggiungono ai posti letto messi a disposizione dalla Regione Umbria, a Norcia innanzitutto e in altri 4 centri. Come già preannuciato ieri dagli esperti, dall’inizio dello sciame e fino alle 7 di stamane, sono state registrate 460 scosse: solo 2 hanno superato il grado 5 di magnitudo. Per Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, la conta dei morti è «un numero aperto», destinato a crescere ancora.

Le parole del governatore delle Marche. Pienamente attiva, da parte di diversi Comuni, la rete di solidarietà attivata nel territorio marchigiano, con squadre di soccorso già partite subito dopo il violento sisma che ha spazzato via interi centri abitati e famiglie. Sui luoghi colpiti dal terremoto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, che ha definito il paesaggio «uno scenario apocalittico che ha aperto una ferita profonda per la nostra regione, difficile da rimarginare». Queste le parole che il Governatore delle Marche ha pubblicato ieri, 24 agosto, sulla sua pagina Facebook al termine di una giornata molto impegnativa, in cui sono state tempestive le misure adottate sul fronte sanitario per il necessario trasferimento dei degenti dell’ospedale di Amandola, terremotato, e dei 25 ospiti della Casa di riposo di Castel Sant’Angelo sul Nera. Piena disponibilità dei principali nosocomi marchigiani, Torrette e Inrca di Ancona e ospedale di Fermo, inoltre, per ospitare i feriti del sisma.

(foto Picusonline)
(foto Picusonline)

«Il primo pensiero – prosegue Luca Ceriscioli – va alle vittime e ai loro familiari. Un sentimento di profondo dolore e cordoglio per chi ha perso la vita. Un ringraziamento alla macchina dei soccorsi che si è attivata immediatamente, a tutte le persone che in questo momento stanno continuando a scavare tra le macerie e a chi sta lavorando per dare aiuto ai cittadini e alle cittadine di Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, delle altre frazioni sconvolte dal terremoto. Grazie anche a tutte le istituzioni, governo, regioni e i tanti amministratori che ci hanno subito dato la disponibilità di aiuti e supporto. Atti che ci hanno aiutato, in queste ore, a non sentirci soli. Non sappiamo ancora precisamente quante persone siano state sorprese dal sisma mentre dormivano e il numero esatto dei dispersi. La zona era infatti popolata da tanti turisti e famiglie originarie del luogo che trascorrevano le vacanze. Ora – conclude il Presidente – si tratta di dare alloggio ai tanti sfollati, di curare i feriti, mettere in sicurezza gli edifici pericolanti. Solo dopo sarà possibile fare una ricognizione dettagliata dei danni che riguardano le abitazioni civili ma anche le chiese, i monumenti della nostra montagna. Un’operazione, quest’ultima, che avverrà in tutte le province che sono state raggiunte dal sisma». Nel profilo social di Ceriscioli, anche un video realizzato dall’elicottero che «mostra come questo evento abbia sconvolto uno dei luoghi più suggestivi delle Marche». Ma lo sconcerto e la paura non arrestano la speranza: «Continueremo a lavorare perché questa terra torni a vivere».

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Controlli e sopralluoghi costanti nel Maceratese. Allestiti il punto accoglienza a Camerino e il Centro Operativo comunale a San Severino, mentre in tutta la provincia di Macerata prosegue la conta dei danni agli edifici, con gli opportuni sopralluoghi. Il sindaco del Comune di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha deciso di mettere a disposizione della popolazione tre centri di accoglienza ubicati presso il Circolo tennis di via Campo Fiera, il palasport comunale “Albino Ciarapica”, i giardini del rione Di Contro in via D’Alessandro all’interno delle strutture attivate dal comune volontari distribuiranno acqua e sedie alla popolazione. Anche a Camerino, presso la sede di Contram s.p.a. è stato allestito il primo dei due punti di accoglienza disposti dal Centro Operativo Comunale.

Il centro di accoglienza a Camerino
Il centro di accoglienza a Camerino

Costante, inoltre, il monitoraggio da parte del Comune di Macerata, da ieri impegnato nel verificare i danni riscontrati in vari punti della città, con conseguenti variazioni alla circolazione dei mezzi. Il numero telefonico cui segnalare danni ed emergenze, lo ricordiamo, per il solo territorio di Macerata, è il 349 2113983. Per situazioni di effettivo pericolo riguardo a danni su edifici pubblici e privati è possibile contattare il pronto intervento dei Vigili del Fuoco al 115. Sospesa, intanto, per questa mattina la conferenza stampa in programma per presentare le iniziative legate ai festeggiamenti di San Giuliano Ospitatore. Telefonate e messaggi di vicinanza sono giunti al Comune dai Sindaci e dagli amministratori delle città gemellate Weiden, Issy Les Moulineaux e Floriana. Inoltre, come segno di altruismo, fanno sapere gli organizzatori della manifestazione Sibillini e dintorni «i fondi che verranno raccolti durante la tre-giorni di raduno di auto d’epoca organizzato dalla Scuderia Marche, patrocinato e sostenuto dal Comune di Macerata, saranno destinati a sostenere l’azione della Croce Rossa Italiana nell’emergenza sanitaria delle zone colpite dal terremoto della notte scorsa»: a deciderlo, in forma congiunta, il Club presieduto da Adalberto Beribè e il comitato locale di Macerata della CRI alla luce dei tremendi fatti accaduti.

Da parte della Curia diocesana, intanto, proseguono le verifiche per monitorare la situazione degli stabili (Qui la mappa con la mappa delle chiese interessate): il vescovo Nazzareno Marconi in persona è impegnato nel sopralluogo con i tecnici (Qui il servizio aggiornato), cui è seguita la decisione di non svolgere le funzioni liturgiche previste per le feste patronali nel Duomo di Macerata.

14141687_603110576560166_3816276946559021502_nPer quanto riguarda Treia, altro Comune particolarmente interessato, nella notte squadre dei Vigili Urbani e Protezione Civile hanno visitato insieme al sindaco Franco Capponi le segnalazioni di danno. Per il momento si confermano lesioni alle chiese, al Santuario del Santissimo Crocifisso, a palazzi storici del centro ed il crollo di piccole porzioni di intonaco in diverse strutture. Chi avesse danni non rilevati da segnalare può farlo rivolgendosi agli Uffici tecnici preposti (0733 218737) o direttamente al Sindaco, in qualità di responsabile della Protezione Civile (335 7127270). Recanati, fa sapere il sindaco Francesco Fiordomo, ha attivato lo 071 982450 come numero da contattare per segnalazioni ed emergenze ai tecnici comunali. Operativo anche nella città leopardiana, inoltre, il COC con i tecnici all’opera per le operazioni di verifica, mentre  diversi volontari della Protezione civile recanatese si sono recati ad Acquata del Tronto per partecipare ai soccorsi. Anche il comune di Urbisaglia, tramite Fb, ha diramato un avviso alla cittadinanza in caso di necessitò.

La solidarietà all'opera anche a Recanati
La solidarietà all’opera anche a Recanati (foto Croce Gialla)

La “misura” del bene. A fare il primo punto sulla situazione nel territorio regionale è la Caritas diocesana che, tramite una nota, spiega informa che «nell’attesa che si concluda la fase di soccorso ci si sta organizzando per la post emergenza. Gli operatori di Caritas Marche nella giornata di ieri, e ancora oggi e nei prossimi giorni, si sono messi a disposizione e a sostegno di don Alessio, direttore della Caritas di Ascoli Piceno, come degli altri di San Benedetto del Tronto e Fermo. Molte sono le iniziative di raccolta di materiali di prima necessità già attivate in modo spontaneo». Purtroppo, prosegue il messaggio, «non c’è ancora coordinamento per questa fase che come detto è ancora di soccorso e dove la Protezione Civile sta di pari passo attivando l’alloggiamento e il censimento di quanti sono senza casa. In giornata dovremmo avere ulteriori informazioni circa la modalità di presenza e accompagnamento alle comunità colpite in accordo con le diocesi interessate, ricordando l’indizione della Colletta nazionale disposta dalla Presidenza della CEI per domenica 18 settembre». 

Ad esprimere «solidarietà alle persone colpite dal terremoto, l’incoraggiamento e la preghiera in grado di giungere dove si sta scavando, soccorrendo, abbracciando le persone ferite e impaurite dalla tragedia di queste ore» è anche il gruppo del Corso di fidanzati di Treia. Anche nella nostra comunità locale, scrivono nella pagina Facebook i coordinatori, «siamo vicini alle persone colpite dal sisma, in particolare a don Gabriele Crucianelli e a padre Luciano Genga per l’inagibilità delle chiese. La distruzione e la morte, che ci è passata vicino ci porta con il pensiero anche ai luoghi martoriati dalla guerra, alle persone che rimangono intrappolate sotto le macerie e perdono la vita senza che nemmeno qualcuno scavi per trovarli. Ma dietro alle macerie, alla polvere e alla distruzione c’è un crocifisso ad accoglierci».

Danni importanti allo storico santuario del Santissimo Crocifisso di Treia
Danni importanti allo storico santuario del Santissimo Crocifisso di Treia

In termini di solidarietà concreta, predisposti e organizzati i vari punti di raccolta di beni di prima necessità destinati alle popolazioni terremotate nei comuni maceratesi di Macerata (Libreria Feltrinelli), Civitanova Marche (Ufficio Informazioni Turistiche in piazza XX Settembre), Porto Recanati (Sala quartieri presso ex Scuola Diaz (oggi e domani venerdì, 26 luglio, dalle 9-12) e Recanati (sede operativa della Protezione Civile, zona Stadio Tubaldi-PalaCingolani. Occorrono principalmente: coperte, indumenti, acqua, alimenti a lunga scadenza, prodotti per la pulizia personale, asciugamani, mascherine anti-polvere, guanti e tutto quanto può servire a chi ha perso tutto.

Le squadre di soccorso attive ad Arquata del Tronto
Le squadre di soccorso attive ad Arquata del Tronto

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