«Nelle condizioni attuali della società mondiale, dove si riscontrano tante inequità e sono sempre più numerose le persone che vengono scartate, private dei diritti umani fondamentali, il principio del bene comune si trasforma immediatamente, come logica e ineludibile conseguenza, in un appello alla solidarietà e in una opzione preferenziale per i più poveri. Questa opzione richiede di trarre le conseguenze della destinazione comune dei beni della terra, ma, come ho cercato di mostrare nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, esige di contemplare prima di tutto l’immensa dignità del povero alla luce delle più profonde convinzioni di fede. Basta osservare la realtà per comprendere che oggi questa opzione è un’esigenza etica fondamentale per l’effettiva realizzazione del bene comune».

Partendo dalla riflessione posta da papa Francesco al n°158 dell’Esortazione Apostolica Laudato sì, il Movimento Lavoratori di AC, l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI, il Progetto Policoro e Caritas Italiana promuovono l’XI Concorso di idee per la pastorale e per il lavoro, propongono l’XI concorso di idee Gioia nel lavoro, il cui bando scade il prossimo 30 novembre.

Il concorso ha la finalità di realizzare «reti sociali e di fiducia tra comunità civile e comunità ecclesiale, strutturando e mettendo a sistema vere e proprie alleanze tra parrocchie, famiglie, scuola, istituzioni, società civile e mondo dell’impresa, coinvolgendo l’Azione Cattolica diocesana nei suoi settori, articolazione e movimenti; ed incentivare la diffusione della cultura della progettualità, anche sviluppando l’uso di sistemi di condivisione innovativi e di piattaforme digitali, sviluppare contesti di educazione alla laboriosità rendendo protagonisti adulti e giovani».

Infatti, secondo la presidenza diocesana del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica «la comunità cristiana è luogo profetico che interroga le istituzioni, quando i cristiani si lasciano interrogare dalla storia e dal vissuto delle persone, confrontandosi in modo trasparente e propositivo con i diversi interlocutori istituzionali per promuovere l’uomo in tutte le sue dimensioni, spirituali e materiali. La Dottrina sociale della Chiesa resta parola morta, se non si traduce in prassi pastorale tangibile e in esperienza culturale sperimentabile».

Questo concorso di idee per il lavoro si basa su due idee fondamentali tratte dai documenti nazionali. Nel documento della XV assemblea nazionale dell’Azione Cattolica si mette alla base la Dottrina sociale della Chiesa che è fondamentale per sperimentare la profezia: «La comunità cristiana è luogo profetico che interroga le istituzioni, quando i cristiani si lasciano interrogare dalla storia e dal vissuto delle persone, confrontandosi in modo trasparente e propositivo con i diversi interlocutori istituzionali per promuovere l’uomo in tutte le sue dimensioni, spirituali e materiali. La Dottrina sociale della Chiesa resta parola morta, se non si traduce in prassi pastorale tangibile e in esperienza culturale sperimentabile».

Ed il MLAC, riprendendo una frase di Antoine De Saint-Exupery, lancia un’opportunità ai giovani: «Non lasciatevi sfuggire allora l’occasione di “fare della vostra vita un sogno, e di un sogno, una realtà”!».

Tutta la documentazione è disponibile ai seguenti link:
http://mlac.azionecattolica.it/gioia-nel-lavoro; https://www.facebook.com/concorsoidee.lavoropastorale/?fref=nf

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