Due parole di cui il nostro tempo avverte una forte mancanza, e che ci invitano a guardare all’avvenire con speranza. Prima di tutto, tra i nostri mezzi di comunicazione.

Come da tradizione oggi, 29 settembre, nella festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, è stato diffuso il tema scelto dal Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, mentre il testo del messaggio, come noto, viene tradizionalmente pubblicato in occasione della ricorrenza di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti (il 24 gennaio). «“Non temere, perché sono con te” (Is 43,5). Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo». Questo è il titolo per la Gmcs2017 reso noto dalla Sala stampa vaticana tramite un comunicato della Segreteria per la comunicazione.

4437427340cdc15a4c60f1779b1d40bbSecondo monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria stessa, il tema rappresenta un «richiamo alla responsabilità dei professionisti della comunicazione, perché servano la verità, senza invece servirsi della propria professione o del proprio ruolo per creare smarrimento, sconcerto, perdita di fiducia e di speranza». In esso, aggiunge, viene infatti sottolineata «la certezza di non essere mai soli ma, secondo la promessa, immersi nell’amore di Dio, che permette di scorgere in ogni situazione dell’umano, anche la più drammatica, la possibilità di una speranza, di un ritrovato senso dell’esistenza, di un orizzonte possibile di pace. E questo vale in modo particolare per gli operatori della comunicazione».

Da parte del prefetto della Segreteria, inoltre, il quale ricorda la valenza di questo appuntamento annuale per «imparare raccontare la storia, secondo la logica della “buona notizia”» anche un riferimento al linguista e filosofo americano Noam Chomsky: «La vita è un’avventura piena di gioia e di speranza, basata piuttosto sull’impulso a costruire che sul desiderio di mantenere ciò che si possiede o di impadronirsi di ciò che è posseduto dagli altri».

Nel tema emerge un «richiamo alla responsabilità dei professionisti della comunicazione, perché servano la verità, senza invece servirsi della propria professione o del proprio ruolo per creare smarrimento, sconcerto, perdita di fiducia e di speranza», afferma monsignor Dario Viganò

La Giornata delle comunicazioni sociali viene celebrata in molti Paesi la Domenica che precede la Pentecoste: il prossimo anno cadrà il 28 maggio). Questa Giornata poi, vale la pena rammentarlo, è l’unica a essere stata istituita dal Concilio Vaticano II: la disposizione è contenuta nel paragrafo 18 del decreto «Inter Mirifica».

(foto Alessio Romenzi)

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