«Cari fratelli e sorelle, appena possibile – aveva detto all’Angelus di domenica 28 agosto papa Francesco – anch’io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede, l’abbraccio di padre e fratello e il sostegno della speranza cristiana». Per poi aggiungere, sull’aereo che lo riportava in Vaticano dal viaggio in Georgia e Arzebaijan, due giorni fa, «intendo fare una una visita privata, da solo, come sacerdote, come vescovo, come Papa» (leggi qui il commento di Luigi Taliani).

Oggi, 4 ottobre, festa di san Francesco, Patrono d’Italia, il Santo Padre ha raggiunto le popolazioni vittime del terremoto ad Amatrice. Una visita che si concretizza, dunque, in uno dei giorni più significativi per gli italiani, per la gioia dei cittadini colpiti dal sisma che ne attendevano la conferma.

Mons. Pompili accoglie papa Francesco al suo arrivo ad Amatrice
Mons. Pompili accoglie papa Francesco al suo arrivo ad Amatrice – Foto Avvenire

«Il Papa ha voluto che venissi e io sono qui – aveva anche affermato monsignor Konrad Krajeski al Sir lo scorso 30 agosto, lasciando trapelare la volontà di papa Bergoglio di raggiungere Amatrice -, ha mandato i rosari a tutte le famiglie di coloro che sono stati colpiti dal terremoto». Ai giornalisti che chiedevano: «Quando arriverà il Papa?», Krajeski rispose: «Non posso dirlo, ma verrà». Nel giorno dedicato a san Francesco, questa domanda ha avuto la sua risposta.

Il Pontefice in visita alla scuola di Amatrice - Foto Avvenire
Il Pontefice in visita alla scuola di Amatrice – Foto Avvenire

Il Pontefice ha raggiunto la città simbolo del terremoto a bordo di una Golf con i vetri oscurati ed è entrato nella scuola provvisoria realizzata dalla Protezione civile del Trentino per incontrare alunni e insegnanti. «Accompagnato dal vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili – riferisce una nota del Vaticano – in questo momento il Santo Padre si trova nella scuola e fra poco si sposterà nella “zona rossa” del paese, chiusa per motivi di sicurezza».

«Non volevo dare fastidio, per questo ho lasciato passare un po’ di tempo. Sono qui semplicemente per dire che vi sono vicino e prego per voi. Vicinanza e preghiera, questa è la mia offerta a voi»: queste le prime parole di Bergoglio, giunto ad Amatrice nella primissima mattinata. «Che il Signore benedica tutti voi, che la Madonna vi custodisca in questo momento di tristezza e dolore e di prova», ha aggiunto il Papa che, dopo la benedizione, ha voluto pregare l’Ave Maria con le persone presenti: «Andiamo avanti, sempre c’è un futuro. Ci sono tanti cari che ci hanno lasciato, che sono caduti qui, sotto le macerie. Preghiamo la Madonna per loro, lo facciamo tutti insieme. Guardare sempre avanti. Avanti, coraggio, e aiutarsi gli uni gli altri. Si cammina meglio insieme, da soli non si va. Avanti! Grazie».

Dopo circa un’ora papa Francesco si è recato negli altri centri del cratere, Accumoli e Arquata del Tronto. Alla fine del viaggio lungo i luoghi colpiti dal terremoto del 24 agosto il Santo Padre farà tappa ad Assisi.

Lascia un commento

  • La Foto (141)
  • Lavoro (175)
  • Macerata (1.504)
  • MenSana (27)
  • Missioni (22)
  • Mondo (1)
  • Montefano (12)
  • Musica (20)
  • News (2.978)
  • Politica (81)
  • Pollenza (47)
  • Pop Corn (31)
  • Programmi (23)
  • Quaresima (57)
  • Recanati (591)
  • Regione (314)
  • Reportage (28)
  • Rubriche (16)
  • Rugby (16)
  • Salute (240)
  • Scuola (417)
  • Sinodo (3)
  • Sisma (292)
  • Social (591)
  • Società (1.193)
  • Sport (531)
  • Tolentino (407)
  • Treia (272)
  • Unimc (253)
  • Video (2.023)
  • Volley (234)