Si svolgerà domani, giovedì 20 ottobre, nella sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, la seconda giornata del ciclo di seminari «Per l’ermo colle». L’appuntamento avrà come tema focale il paesaggio, bene comune tra tutela e valorizzazione, ed è organizzato dalla sezione maceratese di Italia Nostra insieme all’Università di Macerata, al Master sulla Pubblica Amministrazione di UniMC e UniURB, all’Istituto tecnico agrario «G. Garibaldi» di Macerata, patrocinato inoltre da Comune, Camera di Commercio e della Biblioteca Statale di Macerata.

Per la giornata sono previsti due seminari: alle 15 prevista la relazione tenuta da Francesca Testella, dal titolo «La valorizzazione paesistica dei corsi d’acqua tramite la mitigazione del dissesto idrogeologico», mentre alle ore 17 Elisa Scotti interverrà sul tema «Tutela del paesaggio e dell’ambiente e semplificazioni amministrative nelle recenti riforme». I due interventi proseguiranno e svilupperanno le tematiche inerenti al paesaggio come “bene comune” e agli effetti negativi sulla società e sull’ambiente in cui essa vive che si verificano quando ci si allontana da quella strada oramai millenaria, così come ampliamente dimostrato e discusso durante la prolusione e la prima giornata di seminari.

Nello specifico, la Scotti, professore associato di Diritto Amministrativo di UniMC, spiegherà l’avvio del percorso di riforma della pubblica amministrazione tesa, tra l’altro, a semplificare e a velocizzare i processi decisionali pubblici e che coinvolge anche il paesaggio e l’ambente. Quali sono gli strumenti messi in campo dal legislatore, quali i risultati attesi e quali le principali criticità che affiorano nel nuovo sistema sono i punti fondamentali sui quali si snoderà l’intervento, nel quale la nuova normativa sarà esaminata anche alla luce dei pareri espressi dal Consiglio di Stato e della giurisprudenza costituzionale e amministrativa.

La dottoressa Testella, assegnista di ricerca in materie giuridico ambientali presso UniMC, attraverso un excursus sulla normativa relativa al dissesto e al rischio idrogeologico, solleciterà invece un cambio di rotta nelle strategie volte alla valorizzazione del territorio fluviale. Tale cambio potrà avvenire riconoscendo al fiume un ruolo di risorsa multifunzionale per il territorio: elemento strutturante il paesaggio attraversato, corridoio ecologico, spina dorsale di parchi agricoli e perifluviali, di sistemi per la produzione di energia rinnovabile, nuovo spazio pubblico di carattere multiscalare e bioregionale.

Anche i seminari di giovedì, come tutti gli altri, sono accreditati come evento formativo presso l’Ordine degli Architetti della provincia di Macerata.

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