Il sisma che da ieri sera, 26 ottobre, ha colpito di nuovo pesantemente i territori del Centro Italia, non ha risparmiato due luoghi simbolici della Diocesi di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia.
Oltre alle chiese seriamente danneggiate in cui si stanno effettuando i controlli specifici, ad essere state lesionate dalle numerose e violente scosse nel territorio sono state la Domus Laetitiae e la Domus Monte Bove, situate in localitĂ Frontignano di Ussita, una delle zone piĂą interessate dal terremoto. Sede di esercizi spirituali per il clero e i gruppi laici la prima, casa data solitamente in autogestione la seconda, dopo un primo controllo in attesa dei sopralluoghi piĂą approfonditi da parte della Protezione civile, i danni registrati appaiono di notevole entitĂ .
Assieme al fattore materiale, inoltre, ne va considerato anche il valore morale, soprattutto se si tiene conto dell’alto valore che queste strutture, punto di riferimento per tante famiglie e per i campiscuola giovanili, rappresentano per l’intera comunitĂ diocesana quale spazio di spiritualitĂ condivisa.
«Quella che si vede nella foto – ha dichiarato il vescovo Nazzareno Marconi (guarda Qui l’intervista) – è l’entrata della cappellina della Domus Laetitiae: è impossibile entrarvi se non accompagnati in condizioni di assoluta sicurezza, ma ad un primo colpo d’occhio lo scenario appare evidentemente compromesso. Alle nostre Domus siamo particolarmente legati, in quanto costituiscono, per quel contesto, l’unica presenza significativa in termini di valorizzazione dell’ambiente montano e di servizio efficiente. La Diocesi, ferita in questo momento da una calamitĂ naturale, non equivale solo a chiese da ricostruire, ma anche a contesti come questi, di formazione pastorale e di impiego lavorativo».