«Pronta a lavorare per sfidare la crisi e far conoscere le nostre eccellenze artigiane al mondo». Queste le prime parole della giovane imprenditrice Moira Amaranti, Amministratore Delegato del calzaturificio Sergio Amaranti, che lo scorso mercoledì a Roma è stata eletta all’unanimità Presidente Nazionale della Calzatura di Confartigianato Imprese.

Già Presidente Regionale e Provinciale del settore Calzature di Confartigianato Macerata, l’Amaranti ha presentato un nuovo piano programmatico che punta su internazionalizzazione e digitalizzazione. Le linee guida del programma della neo Presidente, quotidianamente a contatto con le realtà imprenditoriali locali, rispecchiano le esigenze delle piccole e medie imprese marchigiane, rientrando però in una più ampia prospettiva di crescita che riguarda l’intero comparto della calzatura su scala nazionale.

Il settore della Calzatura punterà quindi ancora di più sull’Export, partendo da un lavoro di studio e ricerca di nuovi mercati, dall’elaborazione di un progetto concreto per ottenere risorse e garanzie vantaggiose dedicate a finanziamenti per la partecipazione a fiere nazionali e internazionali, fino all’affiancamento e supporto alle aziende nel percorso di internazionalizzazione attraverso l’organizzazione di Incoming e Outgoing.

Commercialmente sarà fondamentale la promozione del marchio 100% Made in Italy, strumento di difesa delle piccole imprese e del consumatore. In tal senso saranno promossi seminari, sfilate e mostre di prodotto, senza dimenticare le interazioni e le possibili collaborazioni con i settori dell’agroalimentare, dell’oreficeria e del turismo nell’ottica della promozione dei territori e dei distretti industriali, e la formazione interna. Il mercato della moda deve poi guardare al futuro ed aumentare la propria visibilità attraverso la digitalizzazione delle imprese, l’uso dei nuovi strumenti social per la promozione e la condivisione con influencer del settore (blogger e giornalisti specializzati), fino al potenziamento della rete e-commerce per la vendita online dei prodotti 100% artigiani.

Punto cardine del nuovo programma, infine, l’aspetto lavorativo e sindacale. Il settore moda dovrà valorizzare e agevolare l’occupazione femminile, intensificare i rapporti con i sindacati in merito agli accordi sul CCNL, sostenere politiche di salvaguardia dall’invasione di prodotti di origine incerta e prevedere seminari informativi su argomenti di carattere tecnico dedicati all’internazionalizzazione e alle norme di riferimento.

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