Le donazioni hanno già raggiunto 39 allevatori, altri 8 riceveranno gli aiuti la settimana prossima. Complessivamente sono già stati distribuiti 406 balloni di fieno, 212 di paglia e 122 quintali di mangime. Indicativamente ogni ballone ha un peso medio di 4,5 quintali. La settimana prossima è previsto l’ulteriore arrivo di 160 balloni di fieno e 53 di paglia. Marcia a pieno regime la gara di solidarietà a favore delle aziende zootecniche marchigiane delle zone terremotate, alle quali vengono garantiti fieno, paglia e mangimi per alimentare gli animali. La Regione Marche sta favorendo questa catena di generosità a favore degli allevatori in gravi difficoltà: ha allestito due punti di stoccaggio temporaneo dei prodotti che vengono ammassati in un’area nel comune di Amandola (funzionale per gli allevamenti delle province di Ascoli Piceno e Fermo) e in un’altra nel comune di Pieve Torina (per le aziende del Maceratese).

L’abbraccio simbolico tra Liverani e Borroni, rispettivamente a sinistra e a destra nella foto, donatore e allevatore ricevente del fieno

«La particolare situazione di difficoltà del settore zootecnico delle aree terremotate, creta dalle sequenze sismiche del 24 agosto, 26 e 30 ottobre2016 e dall’imponente nevicata del 18 e 19 gennaio 2017 – evidenzia la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – ha avviato un’importante catena di solidarietà che ha portato agli allevatori marchigiani importanti quantitativi di foraggio e speranza per la continuità delle attività zootecniche. I servizi Agricoltura e Veterinaria della Regione Marche hanno facilitato l’incontro tra i donatori e gli allevatori in difficoltà dell’area terremotate, agevolando l’organizzazione logistica della distribuzione dei prodotti donati». Casini ricorda agli allevatori e ai donatori che «in questa gara di solidarietà bisogna garantire la tracciabilità degli alimenti per gli animali». L’obbligo può essere assolto con i documenti di trasporto (bolla accompagnatoria tracciante l’origine, il trasportatore e il destinatario dei prodotti). «La tracciabilità dei foraggi e dei mangimi – sottolinea l’assessore – è un obbligo di legge inderogabile per garantire la qualità sanitaria delle produzioni zootecniche e la sicurezza alimentare del consumatore finale».

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