di Massimo Giraldi e Sergio Perugini*

Cinema per sognare e imparare. È questa l’opportunità che offre il cinema per piccoli e adolescenti, un’occasione di evasione – come del resto sono la buona letteratura o le altre arti -, per esplorare la dimensione della fantasia. Uno spazio anche “educational” per accompagnare la crescita dei giovani spettatori, per confrontarsi con la Storia ma anche con le vite straordinarie di figure esemplari.

Tra febbraio e marzo 2017 ampia e variegata sarà l’offerta cinematografica pensata per i ragazzi e per le loro famiglie. Si parte anzitutto con le animazioni “Ballerina” di Eric Summer ed Éric Warin, “Ozzy cucciolo coraggioso” (“Ozzy”) di Alberto Rodríguez e il film rivelazione al Festival di Cannes 2016 “La tartaruga rossa” (“La tortue rouge”) di Michael Dudok de Wit. Sarà poi nei cinema anche la nuova versione del classico “La Bella e la Bestia” (“Beauty and the Beast”) di Bill Condon, così come il francese “Un sacchetto di biglie” (“Un sac de billes”) di Christian Duguay sul tema della Shoah vista dai ragazzi e il documentario “La marcia dei pinguini: il richiamo” (“La marche de l’empereur: L’appel de l’Antarctique”) di Luc Jacquet.

Quando l’animazione si fa poesia in immagini. Dal 16 febbraio è in sala l’animazione franco-canadese “Ballerina” di Eric Summer ed Éric Warin, cartoon che per la versione italiana ha come doppiatori Eleonora Abbagnato, Sabrina Ferilli e Federico Russo. È la storia della piccola Félicie, che scappa dall’orfanatrofio nel Nord della Francia, per inseguire il sogno di diventare ballerina all’Opéra di Parigi. Si tratta di una favola, ma anche di un racconto di formazione, dove la protagonista è chiamata ad affrontare il cammino che la conduce alla realizzazione dei propri desideri, il tutto in una narrazione che si tiene lontana dalle moderne tecniche di live action, risultando pienamente coinvolgente. I personaggi sono tratteggiati in maniera originale, figure positive e teneramente ribelli.

Dal 2 marzo al cinema troviamo “Ozzy cucciolo coraggioso” di Alberto Rodríguez, cartoon nato da una coproduzione tra Spagna e Canada, una nuova variazione sul tema degli animali al cinema, sulla scia dei successi “Zootropolis” (“Zootopia”, 2016), “Pets” (2016) e “Sing” (2017). Qui il protagonista è il beagle Ozzy che viene lasciato dalla propria famiglia, in partenza per il Giappone, nella residenza per cani Blue Creek. Quello che sembra un luogo accogliente si rivela invece una prigione. Ozzy troverà però degli amici e farà di tutto per fuggire. Simpatico e frizzante cartoon sull’amicizia, ponendo anche l’attenzione sul tema dell’abbandono.

Dal 27 marzo uscirà poi “La tartaruga rossa” di Michael Dudok de Wit, che ha ottenuto il Premio speciale nella sezione “Un certain regard” al 69° Festival di Cannes ed è ora in corsa per gli Oscar come miglior film d’animazione. Di nazionalità franco-belga, il film vanta la collaborazione con il prestigioso Studio Ghibli, casa di produzione giapponese nota per i film di Hayao Miyazaki (“La città incantata”, “Ponyo sulla scogliera”). “La tartaruga rossa”, di cui si sottolinea in particolare la bellezza e la poesia della confezione visiva, dei disegni, presenta il racconto di un uomo che deve sopravvivere su un’isola deserta. Il film è la parabola della vita dell’uomo, il suo bisogno di formare una famiglia e di guardare al domani con fiducia.

Romanzi di formazione al cinema. Non solo cartoon, ma anche film capaci di coinvolgere gli spettatori con i classici della letteratura o le difficili pagine della Storia dell’uomo. Dal 16 marzo troviamo il film Disney “La Bella e la Bestia” di Bill Condon, che riporta sullo schermo la fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont. Con un cast all-star hollywoodiano – Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Kevin Kline, Ewan McGregor, Emma Thompson e Stanley Tucci -, il film propone un mix di generi, tra dramma, commedia e musical, costruendo un grande spettacolo visivo e musicale. È la grande magia Disney, che in questo filone non tradisce mai le attese.

Esce in sala dal 9 marzo il film francese “Un sacchetto di biglie” di Christian Duguay, tratto dal romanzo di Joseph Joffo, opera che si inserisce nel filone cinema e Shoah – ha anche il sostegno della Fondation pour la Mémoire de la Shoah. Come “Il viaggio di Fanny” (“Le voyage de Fanny”) di Lola Doillon, “Un sacchetto di biglie” è una storia a misura di adolescente per comprendere l’orrore dell’Olocausto e le violenze della guerra. Per non dimenticare.

Chiude questa carrellata di opere per giovani e famiglie “La marcia dei pinguini: il richiamo” di Luc Jacquet, dal 27 febbraio, nuovo capitolo del fortunato doc francese “La marcia dei pinguini” (Premio Oscar 2006). Con le voci di Lambert Wilson (versione internazionale) e di Pif – Pierfrancesco Diliberto (italiana), il film riconduce alle magiche atmosfere dell’Antartide e del popolo dei pinguini, il tutto restituito con tecniche di ripresa di ultima generazione. Da vedere.

*Commissione nazionale valutazione film Cei

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