Foto di Giancarlo Colombo

A Trieste, Eleonora Vandi sugli scudi. L’atleta dell’Atletica Avis Macerata è salita due volte sul podio dei Campionati Italiani assoluti svoltisi a Trieste, sulla nuova pista dello stadio Grezar. Primo impegno: le batterie degli 800 metri venerdì dove la brava mezzofondista dell’Avis Macerata ha trovato una qualificazione puntuale, vincendo la sua batteria davanti alla storica avversaria Elena Bellò delle Fiamme Azzurre, con il tempo di 2’08”61.

Sabato finale degli 800 metri dove, in un arrivo fortissimo si migliora con 2’04”02 e sale per la prima volta sul podio a prendersi un bronzo più che meritato dietro a Santiusti Caballero Yus e a Irene Balbassarri.

Domenica finale diretta dei 1500 metri. La gara si svolge su ottimi ritmi fino all’ultimo rettilineo dove si presentano in quattro; grande volata finale dove prima viene recuperata Joyce Mattagliano dell’Esercito e poi l’emergente Gaia Sabbatini, e vittoria sfiorata con un gran tempo, 4’21”19, dietro la più titolata Giulia Aprile che vince in 4’20”56.
Maglia tricolore solo accarezzata, ma due medaglie pesanti il bottino dell’avisina che quest’anno ha già vinto tre titoli italiani individuali nella categoria promesse.
Va sottolineato che con le sue prestazioni l’atleta ha riscritto la tabella marchigiana dei records assoluti sia negli 800 che nei 1500, che appartenevano rispettivamente a Stefania Savi dell’Oliosigillo Ancona del 1990 e a Barbara Lottatori del Cus Ancona del 1993.
Nella gara dei 100 ostacoli Sara Porfiri si qualifica con 14”32 per le semifinali e successivamente si migliora in 14”20, personal best dell’atleta, e con questa prestazione agguanta la 10ª posizione.

Positiva esperienza per la campionessa italiana allieve dei m. 400 Elisabetta Vandi che in una giornata ventosa e con un lotto di concorrenti veramente proibitivo si è ben difesa ottenendo un buon 55”42 Nella gara del disco bell’argento di Giovanni Faloci, in questa occasione con la maglia delle FF.GG. che deve cedere il titolo a Hannes Kirchler dei Carabinieri; m. 59,16 per Faloci contro 60,16 del primo, con l’ascolano Nazzareno Di Marco a 58,01, medaglia di bronzo.

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