L’unico ritrovo disponibile in zona al momento è a Grisciano, un bar ricavato in un locale in legno situato ai piedi di una palazzina semi distrutta, nella quale si intravede una cucina divelta e incastonata in un cumulo di detriti. Accanto vi sono una casa prefabbricata e un piccolo alimentari costruito con materiale ecocompatibile: canapa, calce e sughero.

Il piazzale antistante al bar, è affollato di persone che incuranti della pioggia sono venute da ogni dove per partecipare al RImPRESA Party. L’evento è organizzato dall’AMU (l’Ong “Azione per un Mondo Unito” – http://www.amu-it.eu) nell’ambito del Progetto RImPRESA, iniziativa di sostegno alle persone e alle imprese colpite dal sisma.

Ci fermiamo a parlare con alcuni dei presenti in attesa dell’incontro. Sono per lo più imprenditori che hanno perso tutto o quasi, ma non la forza per ripartire – anche grazie a RImPRESA.

Paolo e Silvia – li chiameremo così – vivevano a Castelluccio di Norcia dei proventi di un’attività commerciale, un alimentari pronto a farsi pub nelle ore serali per soddisfare le richieste degli amici del posto. Ci raccontano con grande dignità di come fosse serena la loro vita neanche un anno fa. Poi l’inatteso. Il locale che aveva retto alla prima scossa è andato interamente distrutto nel sisma del 30 ottobre. La coppia vive ora ad Ascoli Piceno, dove continua a distribuire generi alimentari attraverso una piattaforma online. Grazie al progetto RImPRESA hanno la possibilità di vendere maggiori quantità di prodotti a un Gruppo di Acquisto Solidale, costituito nell’ambito di RImPRESA per sostenere questa ed altre piccole imprese colpite dal sisma.

Bruna e Chiara riferiscono che i primi giorni di settembre, trasferite da Accumoli nella costa marchigiana, hanno cominciato a pensare a come avrebbero potuto trascorrere i lunghi mesi invernali. «Proprio sulla spiaggia di San Benedetto del Tronto – racconta Bruna – ci siamo a lungo guardate negli occhi per cercare forza e consolazione l’una con l’altra e, consapevoli che a nulla sarebbe servito piangerci addosso, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche». Le donne, insieme ad altre due amiche di Accumoli, hanno avviato pochi giorni fa un’attività imprenditoriale capace di esaltare l’arte del manufatto artigianale attraverso la lavorazione di filati e la creazione di modelli con le tecniche del ricamo, tombolo e uncinetto. Grazie a RImPRESA contano su di un supporto alla fase di avvio dell’attività, e potranno ricevere donazioni per l’acquisto di macchinari e strumenti di lavoro.

Nel corso dell’incontro sono tante le storie che si intrecciano, tessendo legami antichi e nuove amicizie. Sostenitori, partner e beneficiari di RImPRESA si raccontano guardano insieme al futuro. Federica è il presidente di un’associazione nata per promuovere i valori del marito Roberto – originario di Accumoli e prematuramente scomparso qualche anno fa – sostenendo il commercio equo e solidale ed il turismo responsabile. L’ente, che ha sede in provincia di Roma, supporta il RImPRESA – GAS, la promozione di Gruppi di Acquisto Solidale. «Non essendoci più un’utenza per le aziende di Accumoli – racconta Federica – abbiamo deciso di spostare l’utenza nella nostra zona, per consentire agli imprenditori di Accumoli di non mollare».

Poi è la volta di Stefania, imprenditrice agricola di Bagnolo di Amatrice. «Stavo dormendo in casa – ci rivela – quando ho sentito questa tremenda scossa di terremoto che non vorrei neanche ricordarla. Abbiamo avuto danni sul ricovero degli animali e sull’abitazione. Da quel momento abbiamo lottato per la sopravvivenza, sia nostra sia degli animali. Grazie a RImPRESA abbiamo ricevuto alimenti per gli animali e una mungitrice, che dopo il terremoto era diventata un mio sogno per far riprendere l’azienda».

Sono alcune voci dei protagonisti del progetto RImPRESA, che lavora alla sostenibilità dei progetti attivando percorsi virtuosi fondati sulla cooperazione reciproca. Chi riceve oggi i benefici del progetto potrà un domani contribuire a sostenere altre attività produttive in difficoltà. È una storia di riscatto, dignità e rinascita che restituisce alle persone e al territorio una speranza per il futuro, consapevoli che da una ferita curata si può generare nel tempo una nuova bellezza.