di Fabrizio Giunta e Vincenzo Lussoso

Sabato scorso, nel Seminario Redemptoris Mater di Macerata, si è giocata una partita amichevole di calcio a otto, tra i seminaristi e alcuni giovani del gruppo di preghiera «i Figli della luce».

«Ogni cosa abbia in te il suo inizio e il suo compimento», con questo spirito e un momento di preghiera è iniziato il match che ha avuto il gusto di una partita di rugby piuttosto che di calcio, infatti, ai due tempi regolamentari ne è seguito un terzo di agape fraterna nella caffetteria del seminario. Ne è uscita vincitrice la formazione di casa, grazie ad un gioco di squadra e ad una tattica maturata nel corso delle settimane. Il calcio aiuta la formazione umana dei seminaristi, sconfigge l’individualismo ed è un momento di svago, di sfogo, in cui si maturano le relazioni fra i fratelli, che imparano a vedersi come un corpo unico.

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