Nei giorni scorsi Cgil, Cisl, Uil hanno sottolineato che nelle Marche sono cresciuti gli infortuni e in particolare nel maceratese che ha il maggior tasso in regione di persone che si sono fatte male mentre erano al lavoro:
«Gli infortuni gravi, anche con esito mortale, accaduti di recente nelle Marche impongono con urgenza la necessità di affrontare e rilanciare le tematiche prioritarie riguardanti la prevenzione e gli aspetti della salute e sicurezza sul lavoro». Infatti nei primi otto mesi dell’anno gli infortuni nelle Marche hanno registrato un incremento dello 0,38%; nel periodo gennaio – agosto gli infortuni sono stati 12.253, 47 in più rispetto allo stesso periodo del 2016.
Quello che preoccupa i sindacati è quello che emerge da una lettura più approfondita dei dati Inail: «Nel mese di agosto 2017 si sono avuti 1.105 infortuni con un incremento del 10,95% rispetto ad agosto 2016. Particolarmente significativi nel periodo esaminato gli incrementi nell’industria (+ 6,62%) e nei servizi (+ 7,81%) mentre l’artigianato conosce una leggera flessione (meno 1,94%).
La Provincia dove si è avuto il maggiore aumento è quella di Macerata (+ 2,31%) seguita da Fermo (+ 1,98%), Ascoli (+ 1,93%), Pesaro (+ 1,40%), Ancona (+ 0,22%)».
Particolarmente il dato degli infortuni mortali avvenuti tra gennaio e agosto (sono stati 28) è definito “allarmante” dai sindacati «con tre casi nel mese di agosto 2017, mentre ad agosto 2016 si è avuto un solo caso.
Particolarmente grave il dato della gestione industria, dove, nei primi otto mesi del 2107 si sono avuti 13 infortuni mortali contro i 3 casi dello stesso periodo del 2016. Un incremento del 76,92%. Un aumento significativo anche per le denunce di malattie professionali che sono passate da 3.521 nel 2012 e 5.407 nel 2016 (+ 34,88%)».