La Parola di Dio
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,36-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. 
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».

MEDITIAMO
Tutto il Vangelo di Luca è un richiamo a scoprire Dio come il padre misericordioso che viene a cercare, attraverso Gesù, quelli che sono perduti. Il resoconto che egli fa della predicazione di Gesù in Galilea, all’inizio della vita pubblica, è centrato su questa idea fondamentale. Ma, purtroppo questo messaggio frutterà al Signore solo l’essere scacciato da coloro che si sono fatti una immagine di Dio in funzione della loro buona coscienza. Così però perdiamo l’occasione di sperimentare la gratitudine di Dio che ricompensa con grande generosità chi è stato generoso nel perdonare il fratello che ha sbagliato.

UNA PAROLA DI LUCE
Essere fedele nelle piccole cose, è la cosa più grande. (S.Agostino).

UNA STORIA PER RIFLETTERE
Mancavano, cinque minuti, alle sedici! Trenta bambini, tutti della Quinta Elementare, quel pomeriggio, erano, eccezionalmente, irrequieti: agitati, emozionati, chiassosi, rumorosi… Alle ore sedici, in punto, arrivò la maestra, per iniziare l’esame scritto, di Catechismo: i promossi sarebbero stati ammessi, alla Prima Comunione, esattamente una settimana dopo! Immediatamente, un silenzio generale piombò, nella sala, dove erano seduti i bambini, in attesa delle domande! Prima domanda: «Chi mi sa dire, con parole sue, chi è Dio?», cominciò, a dettare, la maestra… Seconda domanda: «Come fate a sapere che Dio esiste, se nessuno l’ha mai visto?».
Dopo venti minuti, tutti avevano consegnate le risposte! La maestra lesse, a una a una, le prime ventinove: erano, più, o meno, ripetizione, di parole dette, e ascoltate, molte volte!
«Dio è nostro Padre: ha fatto la terra, il mare, e tutto ciò che esiste!». Le risposte erano esatte, per cui si erano guadagnati la promozione, alla Prima Comunione… Poi, chiamò Ernestino, un piccolo, vispo, bambino biondo: lo fece avvicinare al suo tavolo, e gli consegnò il suo foglietto, dicendogli di leggerlo, ad alta voce, davanti a tutti i suoi compagni! Ernestino, temendo una pesante umiliazione, davanti a tutta la classe, con la conseguente bocciatura, cominciò a piangere… La maestra lo rassicurò, e lo incoraggiò!
Singhiozzando, Ernestino, lesse: «Dio è come lo zucchero, che la mamma, ogni mattina, scioglie nel latte, per prepararmi la colazione! Io non vedo lo zucchero, nella tazza, ma, se la mamma non lo mette, ne sento, subito, la mancanza… Ecco, Dio è così, anche se non lo vediamo! Se lui non c’è, la nostra vita è amara: è senza gusto!». Un applauso forte riempì l’aula, e la maestra ringraziò Ernestino, per la risposta, così originale, semplice, e vera… Poi, completò: «Vedete, bambini: ciò che ci fa saggi non è il sapere molte cose, ma l’essere convinti che Dio fa parte della nostra vita!”

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