Oggi vi proponiamo un editoriale di Alessandro D’Avenia che, come tutti i lunedì, propone sul Corriere della Sera una riflessione sui giovani. Il docente palermitano parla oggi del desiderio come spinta alla crescita. Come restituire alla vita quotidiana una misura eroica e appassionata? Come andare oltre le passioni tristi?

Il fine che muove Ulisse è il ritorno a Itaca, per sé e i compagni. Diventare responsabili di qualcuno è accensione alla vita, la scintilla che dà fuoco al desiderio umano di compiersi e superare se stessi. I ragazzi si ripiegano nell’apatia, che a volte produce violenza, proprio per sentire meno il dolore del desiderio imprigionato, del compimento interrotto: avere qualcosa per cui patire è ciò che trasforma una comparsa in protagonista (in greco colui che combatte in prima fila), ma prima bisogna aver reso la la pietrosa Itaca il luogo più bello per cui lottare, proprio grazie ai legami che la rendono “Itaca”.

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