LA PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,17-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà dalla legge neppure un iota o un segno senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

MEDITIAMO
Dopo avere elencato le beatitudini, documento basilare del nuovo Regno fondato da Gesù, Matteo sottolinea la continuità esistente tra la rivelazione dell’antico testamento giunta attraverso Mosè, e quella del nuovo portata dallo stesso Signore. Ma rivela anche il contrasto tra il modo con cui gli scribi ed i farisei hanno capito la Legge di Mosè e la maniera con cui il Gesù la interpreta. Per Lui il messaggio della Legge è soprattutto l’invito ad un radicale rinnovamento interiore. Solo la via di questa conversione del cuore porta alla vera grandezza.

UNA PAROLA DI LUCE
Il più felice dei felici è colui che fa la gente felice. (Niccolò Tommaseo)

UNA STORIA PER RIFLETTERE
Un’anziana signora stava stirando! Arrivò l’Angelo della morte e le disse: «È il tempo: vieni!». La donna rispose: «Va bene: ma lasciami finire di stirare tutta la biancheria! Chi lo fa, altrimenti? E poi devo cucinare; mia figlia lavora fino a tardi: ha bisogno di qualcosa da mangiare, quando torna a casa sfinita… Lo capisci questo?». L’Angelo se ne andò…
Dopo un po’ di tempo tornò. Chiese alla donna, se era pronta a lasciare la casa… «È il tempo: vieni!», disse. La donna rispose: «Questa è la mia ora, per il turno alla Casa di riposo, per anziani! Là, mi aspettano almeno dieci persone, dimenticate dalla loro famiglia… Posso piantarle in asso così?». L’Angelo se ne andò!
Dopo un po’ di tempo tornò, e disse: «È l’ora: andiamo!». La donna rispose: «Sì, sì: hai ragione, è giusto! Ma chi va a prendere il mio nipotino, alla Scuola materna, se io non ci sono più?». L’Angelo sospirò: «D’accordo: aspetterò, finché il tuo nipotino potrà andare a scuola, da solo!». Alcuni anni dopo la donna era stanca, piena di acciacchi e, seduta sulla sua poltrona, pensava: «Adesso, potrebbe arrivare l’Angelo… Dopo tutta la fatica, la Casa di Dio deve essere meravigliosa!». L’Angelo arrivò… La donna chiese: «Mi porti adesso nelle braccia di Dio?». L’Angelo rispose: «Dove credi di essere stata, in tutto questo tempo?».

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