La mostra ideata e realizzata dal Servo di Dio Carlo Acutis (1991-2006) presenta, con un’ampia rassegna fotografica e con descrizioni storiche, alcuni dei principali Miracoli Eucaristici (circa 136) verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi del mondo e riconosciuti dalla Chiesa.

Tra questi, quelli di Macerata 1356, Morrovalle 1560, Offida 1273.

Attraverso i pannelli (120X200) è possibile «visitare virtualmente» i luoghi dove sono accaduti questi Miracoli. La Mostra è già stata ospitata nei cinque Continenti: solo negli Stati Uniti d’America in quasi 10.000 Parrocchie e nel resto del mondo in centinaia parrocchie, compresi alcuni famosi Santuari Mariani come Fatima, Lourdes, Guadalupe.

All’inaugurazione sarà presente Antonia Salzano Acutism, mamma del Servo di Dio Carlo Acutis, il giovane che ha ideato e realizzato la Mostra.

Carlo aveva un grande talento per l’informatica tanto che i suoi amici e gli adulti laureati in ingegneria informatica lo consideravano un genio. Restavano tutti meravigliati dalla sua capacità di capire i segreti che l’informatica nasconde e che sono normalmente accessibili solo a coloro che hanno compiuto studi universitari. Gli interessi di Carlo spaziavano dalla programmazione dei computer, al montaggio dei film, alla creazione dei siti web, ai giornalini di cui faceva anche la redazione e l’impaginazione, fino ad arrivare al volontariato verso i più bisognosi, i bambini e gli anziani.

Era insomma un meraviglioso esempio questo giovane fedele appartenente alla diocesi di Milano: prima di morire è stato capace di offrire le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa.

Carlo Acutis moriva a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, lasciando nel ricordo di tutti coloro che l’hanno conosciuto un grande vuoto e una profonda ammirazione per quella che è stata la sua breve ma intensa testimonianza di vita autenticamente cristiana.

Da quando ha ricevuto la Prima Comunione a 7 anni, non ha mai mancato all’appuntamento quotidiano con la Santa Messa. Cercava sempre, o prima o dopo la celebrazione eucaristica, di sostare davanti al Tabernacolo per adorare il Signore presente realmente nel Santissimo Sacramento. La Madonna era la sua grande confidente e non mancava mai di onorarla recitando ogni giorno il Santo Rosario.

La modernità e l’attualità di Carlo si coniuga perfettamente con la sua profonda vita eucaristica e devozione mariana, che hanno contribuito a fare di lui quel ragazzo speciale da tutti ammirato e amato.

Per citare le stesse parole di Carlo: «La nostra meta deve essere l’infinito, non il finito. L’Infinito è la nostra Patria. Da sempre siamo attesi in Cielo».

Sua è la frase: «Tutti nascono come originali ma molti muoiono come fotocopie». Per orientarsi verso questa Meta e non “morire come fotocopie” Carlo diceva che la nostra Bussola deve essere la Parola di Dio, con cui dobbiamo confrontarci costantemente. Ma per una meta così alta servono mezzi speciali: i Sacramenti e la preghiera. In particolare Carlo metteva al centro della propria vita il Sacramento dell’Eucaristia che chiamava «la mia autostrada per il Cielo».

La Mostra, patrocinata dal Comune di Corridonia, è organizzata dalla Confraternita del Ss.mo Sacramento, unitamente alla Parrocchia dei SS. Pietro Paolo e Donato, alla Confraternita della Morte e della Preghiera e all’Associazione Culturale L’Olmo.

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