«Le Favole» de La Fontaine prendono vita nell’immaginario del grande artista Marc Chagall attraverso la tecnica incisoria e catapultano in quel mondo fantastico che riempie sempre di stupore. Le splendide sale del museo civico di Villa Colloredo Mels a Recanati ospitano la mostra “Marc Chagall. Le favole ed altre storie”, dal 5 luglio al 30 settembre 2018. La mostra, organizzata dalla Società Sistema Museo in collaborazione con The Art Company e con il patrocinio del Comune di Recanati, è curata da Andrea Pontalti e propone una ristretta ma significativa selezione di opere dell’artista russo. Accanto alle illustrazioni de “Le Favole”, in mostra anche due opere raramente esposte, provenienti da una collezione privata italiana, un olio su tela e una tecnica mista di grande suggestione: “Re David suona la cetra” e “Musicien et danseuse”.

Al taglio del nastro della mostra, mercoledì pomeriggio nelle sale dell’ex granaio del museo civico di Recanati, sono intervenuti il sindaco Francesco Fiordomo, l’assessore alle Politiche culturali Rita Soccio, il presidente della società Gianluca Bellucci e il curatore della mostra Andrea Pontalti.

«Un anno fa proprio qui, a Villa Colloredo Mels, abbiamo iniziato un importante percorso – ha detto il Francesco Fiordomo – . Abbiamo le idee chiare su quello che volevamo costruire in questi anni e ci siamo affidati alla professionalità di Sistema Museo. Siamo partiti con la mostra Miró, con le attività parallele in orari inusuali per un museo come le colazioni e gli aperitivi e con il grande coinvolgimento delle scuole grazie all’offerta didattica. La seconda tappa è stata l’emozionante mostra curata da Vittorio Sgarbi che ha messo a dialogo Lorenzo Lotto con Giacomo Leopardi. Ora è il momento di questo nuovo progetto su Chagall ma ne abbiamo già pronto un quarto, quello che traghetterà Recanati ai festeggiamenti per il bicentenario dal componimento de L’Infinito. Non posso che esprimere grande soddisfazione per tutto quello che insieme stiamo facendo per la città».

«Con Chagall arte e poesia sono un tutt’uno – ha detto Rita Soccio -. Non nascondo l’emozione di presentare la mostra di questo grande artista. Le incisioni di Chagall ispirate alle favole di la Fontaine, oltre che bellissime, suggeriscono una morale e ben denunciano i vizi umani. Un aspetto che sottolinea il grande valore educativo e propone una doppia lettura della mostra: quella artistica e quella contenutistica. Ecco perché questa mostra per i giovani studenti può rappresentare una importante opportunità didattica».

È poi intervenuto il curatore della mostra Andrea Pontalti. «Chagall aggredisce la fiaba che diventa oggetto di indagine”. Ma in Chagall troviamo l’arte, la poesia, ma anche musica. Nelle due opere a colori e di grande suggestione “Re David suona la cetra” e “Musicien et danseuse” appare il tema musicale. Nel primo il re suona uno strumento musicale per curare I mali di re Samuele mentre nel secondo vediamo danzare una ballerina è un musicista. Anche in queste sue opere è forte il tema del sacro, perché la danza e la musica sono accompagnamenti alla preghiera”. “Fondamentale in Chagall è la sua capacità di mescolare e di dare una idea di armonia e non di conflitto tra il particolare e l’universale».

L’originalità dell’arte di Chagall e il suo dinamismo fantastico, che lascia trapelare tutto il mondo interiore di “eterno fanciullo”, pervade anche la sua produzione grafica. Chagall inizia ad illustrare “Le Favole” di La Fontaine a Parigi, nel 1927, su richiesta del mercante d’arte Voillard. Nelle 20 acqueforti in mostra a Recanati l’artista mette l’accento sulla componente mitologica e universale della favola con la consueta padronanza nel posizionamento dei personaggi: le figure sembrano stagliarsi sul foglio come per dominarlo, alla maniera della scrittura ebraica o come nelle icone russe, ricordi presenti della sua infanzia e della sua adolescenza. Ancora una volta Chagall riesce a stupire con le sue suggestioni, portandoci alla scoperta del mondo con l’animo di un bambino.

La mostra “Marc Chagall. Le favole ed altre storie” si pone all’interno di un più ampio programma di valorizzazione del territorio, dei suoi beni culturali e paesaggistici che rientra nel progetto “Recanati verso l’Infinito”. Un viaggio tra mostre ed eventi che animeranno la città in occasione dei 200 anni dalla scrittura e pubblicazione della lirica più suggestiva di Leopardi: L’Infinito. Obiettivo generale è quello di promuovere non la singola realtà museale o collezione, ma il patrimonio culturale nel suo complesso, come un unico museo diffuso da percorrere e scoprire. A tale scopo è stato già creato un circuito museale con biglietto unico che comprende il Polo museale ed espositivo di Villa Colloredo Mels con il Museo dell’Emigrazione Marchigiana, la Torre Civica, il Museo “Beniamino Gigli” e l’Ufficio di accoglienza turistica Iat Tipico Tips.

Per info, costi e prenotazioni 071 7570410 – recanati@sistemamuseo.it

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