Serata conclusiva del Premio Colsalvatico su «L’Umorismo, un modo di guardare la realtà». Nato nel 2002 per celebrare la figura di Tullio Colsalvatico (poeta, scrittore, Giusto fra le Nazioni).

Il Premio è stato completamente rinnovato in confronto alle passate edizioni. Infatti i partecipanti, per due giorni, in una sorta di ex-tempore dell’umorismo, hanno girato nelle strade dei nostri paesi, per guardare, per lasciarsi colpire da volti, paesaggi, situazioni, muri… e fissare questo sguardo scattando delle fotografie, unendo ad esse un breve scritto, producendo “racconti illustrati” o “immagini raccontate”, capaci di suscitare il sorriso nei lettori. Né fotografi provetti, né scrittori affermati (che comunque non sono esclusi), semplicemente persone che amano la realtà e riescono a raccontarla con il sorriso.

I vincitori sono risultati dalla media dei voti della Giuria tecnica (costituita da: Fabrizio Altieri, scrittore, vincitore dell’edizione 2010 del Premio; Mara Amico, Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Lucatelli” di Tolentino; Angelo Ferracuti, scrittore, collaboratore di Agorà, inserto culturale del quotidiano Avvenire; Gianfranco Lauretano, poeta, critico letterario, direttore della rivista di letteratura ClanDestino; Stefano Lucinato, docente Accademia Belle Arti di Macerata; Franco Maiolati, presidente Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”; Alessia Pupo, Assessore alla Cultura, Comune di Tolentino) e della Giuria popolare costituita dal pubblico (molto numeroso) presente alla serata di premiazione, che ha votato compilando una scheda di valutazione, dopo aver ascoltato tutti i racconti, selezionati dalla giuria tecnica e letti dall’attrice Giulia Merelli e visto la proiezione delle fotografie prodotti dagli autori.

1° Classificato “Macerie poco serie” di Giacomo Giardini di Tolentino.
Motivazione della Giuria tecnica: Il racconto utilizza in modo efficace e divertente il dialetto tolentinate, attraverso la messa in scena del dialogo tra due vecchietti. Utilizzando lo sguardo disincantato e bonario dei personaggi riesce a sdrammatizzare persino il dramma del terremoto. Anche le foto colgono alcuni particolari comici legati alla storia.

2° Classificato “Il tesoro” di Rossano Emiliani e Stefania Palazzetti di Corridonia.
Motivazione della Giuria tecnica: Usando la tecnica della personalizzazione viene qui raccontata una situazione surreale in cui i personaggi/oggetti diventano metafora del dolore umano causato dal terremoto e del desiderio di ripartire. Le foto posseggono una particolare qualità artistica sottolineata dal bianco e nero.

3° Classificato “Il sogno del giovane Andrea” di Gianna Belloni di Tolentino.
Motivazione della Giuria tecnica: Partendo dalle difficoltà create dagli ostacoli di tipo burocratico e politico che rallentano e impediscono la ricostruzione dopo il terremoto, il racconto giunge sorprendentemente, ma anche poeticamente, ad un finale a sorpresa, ripreso anche dalle foto che lo accompagnano.

Durante la serata, condotta da Luca Romagnoli, il gruppo popolare Lu Trainanà ha eseguito musiche e canti che rappresentato l’ironia nella tradizione popolare marchigiana.
Tra i selezionati della Giuria tecnica e sottoposti al pubblico, anche i racconti: “Affacciati alla finestra, amore mio” di Elisabetta Massa di Colonnella (Teramo) e “Il gioco dell’oca” di Massimo Altobelli di San Severino Marche.

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