Da due anni, nei mesi del secondo quadrimestre, il venerdì pomeriggio presto servizio volontario e gratuito per il dopo scuola all’Hotel House, per il progetto portato avanti dalla parrocchia di San Giovanni Battista di Porto Recanati in collaborazione con la scuola Primaria ”Gramsci-Matteotti”. Ogni volontario, insieme a un altro, segue i bambini di una classe: due anni fa ho seguito gli alunni della 2° C (che poi l’anno scorso sono diventati quelli della 3° C), si cerca di realizzare una certa continuità, e affezionarsi ai “propri alunni” è inevitabile.

Ho sempre usato l’espressione del “muro invisibile” per descrivere la separazione, la linea di confine che separa la città dal “palazzone”, che lo fa essere ancora di più “altro”, “straniero abitato – perlopiù – da stranieri”, rispetto al territorio di cui fa parte. Credo che il fatto che l’attività di dopo scuola si svolga nelle aule al piano terra del condominio sia utile per noi volontari “insegnanti”, perché ci costringe a oltrepassare quel muro, e soprattutto è un aspetto positivo perché è un’attività che va incontro a quelle che sono le prime vittime del “problema” Hotel House, i bambini.

Bambini magari arrivati da poco che vengono inseriti nelle classi corrispondenti alla loro età ma si trovano ad imparare dall’oggi al domani una lingua diversa e difficile come la nostra; che sono svegli, intelligenti, capaci, che hanno delle potenzialità ma che – inevitabilmente – faticano a stare al passo dei compagni. Bambini che hanno diritto di sognare in grande e di costruirsi un futuro dignitoso.

Quello che i volontari fanno durante il dopo scuola è una goccia nel mare che sì porta qualcosa di buono in una realtà che occupa soltanto le pagine di cronaca nera, o della polemica politica, ma che non deve essere lasciata sola, ma deve unirsi ad altre gocce, a interventi, all’affiancamento dei bambini che deve avvenire anche a scuola: anche un’ora ogni pomeriggio è insufficiente per le tante difficoltà che i piccoli devono affrontare. Ed è sul piano dell’educazione, della formazione e della scuola che si gioca la partita più importante.

Un bambino che rimane indietro, che non riesce a imparare, che non apprende le basi che sono le fondamenta per affrontare le classi successive potrà più facilmente abbandonare il percorso scolastico e lasciarsi inghiottire dalle occasioni di illegalità che sono parte della loro quotidianità, anche indirettamente. L’istruzione è la possibilità di un futuro degno che tutti i bambini si meritano, anche quelli che abitano in via Salvo D’acquisto numero 8.

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