Dopo oltre due anni, il prossimo 23 dicembre Montelupone riavrà finalmente una chiesa, la millenaria San Francesco che, con ogni probabilità, resterà unica ancora per molto tempo, forse per decenni.

Oltre la storica chiesa di San Firmano, che sorge sulla riva destra del fiume Potenza, fino all’agosto del 2016 Montelupone contava su tre luoghi di culto – Collegiata, Santa Chiara, San Francesco – ma gli eventi sismici avevano risparmiato soltanto quello di San Firmano e resi inagibili tutti i tre del capoluogo.

Per una comunità, una chiesa non è solo luogo di culto, ma ha una forte e unificante valenza sociale: è dall’agosto del 2016 che il borgo non ha più un adeguato spazio per i matrimoni, per i funerali e, con evidente disagio, ci si è arrangiati con cerimonie all’aperto, come all’inizio, o in una ristretta sala parrocchiale.

Il pregiato centro storico di Montelupone, pur fuori cratere ma fragile per i movimenti franosi che si manifestarono con notevole evidenza nel 1980, ha subito molti danni dal sisma del 2016. Il Comune ha rapidamente messo tutto in sicurezza, ma i lavori di miglioramento sismico, pubblici e privati, saranno tanti e richiederanno tempi lunghi.

Per quanto riguarda gli edifici del patrimonio immobiliare comunale, dalla sede municipale al Palazzetto dei Priori e alla chiesa di San Francesco, per citarne alcuni, sono stati tutti riconosciuti ammissibili a riconoscimento, con precedenze graduate: prima le scuole, poi gli edifici strategici, infine quelli di culto. Mentre le scuole sono ok (salvo la materna privata, che però è stata finanziata) e gli edifici strategici sono in sicurezza, il sindaco Rolando Pecora ha deciso di utilizzare buona parte del risarcimento dell’assicurazione sul proprio patrimonio immobiliare (€ 350.000 su € 500.000) per miglioramenti sismici sulla chiesa di San Francesco (esclusa la torre, che resta in sicurezza).

Fondamentale l’operato dell’Utc. Inoltre, l’edificio sarà dotato di nuovi arredi (€ 90.000 ottenuti dal finanziamento ArtBonus) progettati e realizzati rigorosamente dagli artigiani locali. Saranno una sorpresa! E pensare che la chiesa di San Francesco era destinata a diventare una sala polifunzionale, lasciando così il borgo senza alcun luogo di culto.

Domenica 23 dicembre, dunque, ci sarà una gran festa. Alle ore 10, messa solenne presieduta dal Vescovo con i sacerdoti locali e i Cappuccini di Civitanova. Saranno presenti tanti gonfaloni, EmmeTv e, salvo improvvisi impegni, un personaggio di alto livello.

La chiesa di San Francesco, che svetta alta sul borgo e la si vede da lontano, sarà il simbolo della ripresa del post-sisma, della tenacia e della silenziosa risolutezza della Comunità locale e di tutti i Marchigiani.

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