«Forza e coraggio», molto più di uno slogan per Giacomo Sintini. Il pallavolista ex Lube è stato ospite a Monte San Giusto, presso la palestra della scuola media «Lorenzo Lotto», per raccontare ai giovani la sua storia e portare la sua straordinaria testimonianza. Durante l’incontro sono intervenuti anche Mirko Giardetti, dirigente della Lube Volley, il sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili, e la dirigente scolastica Cinzia Pettinelli. Giacomo Sintini, soprannominato «Jack», classe 1976, vanta una carriera importante nella pallavolo: titolare in molti club blasonati fino a quel terribile 2011, quando scopre di essere affetto da un linfoma maligno. Comincia così la sua lunga lotta: sedici mesi di cure, sette cicli di chemioterapia e l’autotrapianto di midollo osseo.

Dopo la guarigione, rimane il desiderio di tornare in campo. Un sogno avverato grazie alla telefonata del presidente dell’Itas Diatec Trentino. «Ho sempre voluto parlare alle persone della mia battaglia di sopravvivenza e l’ho sempre fatto da quando ne ho avuto le forze – ha affermato lo sportivo -, dal letto in cui stavo ho spesso sognato che qualcuno bussasse alla mia porta per dirmi: “Ehi ragazzo! Guarda qua, io ero ammalato come te, avevo paura di non farcela, ma ho tenuto duro ed è andata bene! Cerca di non perdere mai la voglia di provarci! Ne è nato “Forza e Coraggio”, un libro autobiografico che racconta questa incredibile storia a lieto fine».

Inoltre, insieme alla moglie, Sintini ha deciso di fondare l’Associazione che porta il suo nome per sostenere la ricerca scientifica e dare speranza a chi pensa di non farcela. Le risorse economiche raccolte serviranno a condurre la lotta contro le leucemie e i linfomi e per l’assistenza in campo onco-ematologico. «Se oggi sono vivo lo devo a molti fattori – ha concluso Sintini -, uno dei quali è la grande capacità dei medici che mi hanno assistito». Tramite l’Associazione, «Jack» vuole restare in prima linea e non dimenticare ciò che medici, amici e familiari hanno fatto per lui.