Rino Ramaccioni

«Da quale porta vuoi entrare?». È stato questo l’interrogativo che papa Francesco poneva ai presenti a Santa Marta per la Messa del 25 agosto del 2013. Ed è stato questo anche l’interrogativo su cui hanno riflettuto (durante il viaggio) i pellegrini dei quattro pullman che, insieme a tante altre auto, sono partiti dalle Parrocchie della nostra Unità pastorale (Cristo Redentore e Chiarino), nel pomeriggio di sabato 23 gennaio.

Per preparaci al Giubileo della Misericordia, i fedeli sono stati invitati ad accostarsi alla Confessione. Per questo, il giovedì e il venerdì precedenti, dalle ore 19.30 alle ore 22, si poteva approfittare dell’adorazione eucaristica, durante la quale tre sacerdoti erano disponibili per la Confessione. Tutti i bambini sono stati invitati dai loro Catechisti a questo appuntamento a Macerata. Disegni, pensierini e riflessioni hanno aiutato i ragazzi e tutti i presenti a meglio comprendere il Giubileo della Misericordia, così da essere più consapevoli dell’evento a cui avrebbero partecipato.

Già nei giorni di Natale, le parrocchie hanno invitato tutti i Cristiani a partecipare a questo Giubileo, in modo particolare tutti i gruppi impegnati nella Catechesi, nella Liturgia e nella Carità, oltreché i membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Più di trecento persone hanno oltrepassato quella porta che ci ricorda Gesù, porta unica della nostra salvezza. A tutti, già dentro il pullman, è stato dato un cartoncino da appendere al collo, col logo dell’Anno santo della Misericordia e la preghiera del nostro Vescovo per recitarla insieme a lui davanti alla Porta santa.

Poi, perché non fosse un agita ma un vero pellegrinaggio verso la Porta della Casa del Padre, ogni pellegrino ha avuto un pieghevole con la breve ma toccante meditazione di papa Francesco, che chiedeva: «E tu, da quale porta vuoi entrare?». Ascoltato, con molta attenzione, il vescovo Nazzareno Marconi, che ci ha fatto la gradita sorpresa di “camminare” con noi fin dall’inizio della Via Crucis, abbiamo attraversato la Porta della Misericordia con molta emozione.

La partecipazione attenta alla Santa Messa, accompagnata dal Coro e dai musicisti delle due Parrocchie, ha chiuso un’esperienza indimenticabile, nella speranza che questo gioioso “passaggio” per la Porta Santa, ci ricordi l’impegno a non fermarci mai davanti ad altre porte. Al momento dell’offertorio, insieme al pane e al vino, sono stati presentati quattro segni di un progetto di solidarietà che, in vista della 16^ edizione della Marcia della Giustizia e della Pace, la nostra parrocchia sta realizzando: aiutare un centro profughi della Siria, ai confini della Turchia con coperte, pannolini e latte in polvere e maglioni. Abbiamo voluto che anche l’insieme di tutta la Comunità Parrocchiale diventi porta della Misericordia per chi ha fame, freddo ed è nel bisogno più estremo. Ci si converte al Dio della Misericordia se anche l’intera Comunità cristiana diventa «Misericordiosa come il Padre».

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