In risposta all’invito di Papa Francesco e allo spirito che sta animando l’Anno Santo della Misericordia, sulla base di quanto programmato dalla nostra Diocesi sin dal 19 dicembre 2015, proseguono i pellegrinaggi delle Unità pastorali verso la Basilica della Mater Misericordiae, al cui ingresso si trova «la Porta Santa», aperta il 13 dicembre scorso.

Domenica 24 gennaio è stata la volta dell’Unità pastorale 11, coordinata da mons. Pietro Spernazoni, e comprendente le parrocchie del centro di Recanati: Duomo, san Francesco, santi Agostino e Domenico, Santa Maria di Montemorello.

In testa c’è la Croce, portata da rappresentanti della Congregazione dei Nobili e degli Artisti, con la divisa della Confraternita della Misericordia o “Buona Morte” (realtà che anima le sacre rappresentazioni del Venerdì Santo nella centrale chiesa di san Vito); seguono i sacerdoti, i diaconi e i fedeli tutti.

Raggiunti alla partenza da monsignor Nazzareno Marconi, i circa 600 pellegrini si sono mossi a piedi dai Cancelli di Macerata verso le ore 16. Da subito, il Vescovo ha chiesto ai partecipanti di portare con sé altre due persone: la memoria di una persona malata o che non ha potuto partecipare, e quella di un defunto.

I partecipanti, attraversando le vie cittadine – un po’ come accade a Gerusalemme ogni venerdì pomeriggio, tra passanti e negozi aperti – hanno pregato, sostato e meditato sulle 15 stazioni della Via Crucis, salendo lungo via Garibaldi, percorrendo via Crescimbeni, corso della Repubblica, e giù dalla piazza centrale del Municipio verso via don Minzoni, prima di concludere il pellegrinaggio sulla soglia della Porta Santa diocesana, in piazza Strambi.

Un chilometro circa per invocare la Misericordia divina. Camminano insieme persone d’ogni età: anziani e non, giovani, e anche bambini in passeggino spinto dai genitori. All’arrivo, guidati dal Vescovo, si recita la speciale Preghiera a Maria, Madre della Misericordia, principale patrona della Diocesi, scritta per l’occasione dallo stesso Vescovo.

Dopo l’ingresso in Basilica, attraversando finalmente la Porta Santa, un momento di preghiera personale di fronte all’effigie della Madonna della Misericordia, e poi in Cattedrale per la Celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo e concelebrata da alcuni sacerdoti dell’Unità pastorale: don Alejandro, don Igino, don Oscar e don Quarto; il diacono Valentino ha prestato servizio sull’altare e il diacono Carisio ha seguito il servizio dei chierichetti.

Mancava mons. Spernanzoni, afflitto da una pesante forma di bronchite, e il Vescovo non ha mancato di salutarlo affettuosamente a distanza.

Il Vescovo, commentando nell’Omelia il Vangelo del giorno (Lc 1,1-4;4,14-21), ha osservato che «l’annuncio dell’anno di grazia della Scrittura si è compiuto allora, sì; ma l’anno di grazia, di salvezza e di misericordia si compie anche oggi. La parola di Dio è viva, si compie, realizza un cambiamento quando uno, ognuno di noi, la accoglie con il cuore disponibile». E monsignor Marconi ha invitato poi tutti a leggere ogni giorno – come chiede il Papa – un pezzetto di Vangelo, in particolar modo in questo Anno Santo. Meglio ancora se si ha a portata di mano un messalino, per leggere il passo del Vangelo che tutta la Chiesa legge in quel giorno in ogni parte del mondo: «Siate sicuri – ha concluso il Vescovo – che questo impegno vi cambierà la vita».

Al momento della Comunione, il Vescovo si è avvicinato ai primi banchi dove c’erano persone inabilitate a muoversi. La liturgia è stata animata dal Coro della chiesa di san Francesco. I fedeli sono rientrati poi a Recanati con i 6 pullman a disposizione e con numerose auto private.

Nella serata di venerdì 22, presso la Chiesa di san Francesco, si era svolta – in preparazione al pellegrinaggio giubilare – una partecipata liturgia penitenziale che ha visto la presenza anche di moltissimi giovani, e che si è protratta dalle ore 21:15 alle 24.
Una curiosità: a metà della centralissima via Roma, a Recanati, all’angolo con piazzale Mazzagalli-Morotti, c’è un’edicoletta dedicata proprio alla Madre della Misericordia (v. foto). In questo Anno Santo, a maggior ragione, i recanatesi e i passanti tutti potranno innalzare lo sguardo a Lei per invocarla.

Foto di Daniele Perticarà

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