“Il ddl Cirinnà va riscritto perché non tiene conto dell’elemento più fragile, il bambino”. Questo il pensiero del Forum delle Famiglie che, nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri, 26 gennaio, presso il Senato, e attraverso alcune tra le più importanti Associazioni che si occupano di adozione e affido in Italia ha spiegato le ragioni della sua contrarietà alla luce del dibattito imminente.

Il ddl Cirinnà va riscritto

“Abbiamo voluto ascoltare e dare voce agli esperti. In questi giorni sarebbe opportuno, prima di votare, ascoltare chi ha dedicato tutta la vita al tema dell’infanzia”, ha spiegato il presidente del Forum Gigi De Palo, come Aibi, Associazione Papa Giovanni XXIII, Azione per Famiglie nuove, Famiglie per l’accoglienza e Progetto Famiglia che, ogni anno, si occupano di una gran parte dei bambini in affido e in adozione nel nostro Paese e accompagnano le famiglie in questo percorso impegnativo.

ascoltiamo chi ha dedicato tutta la vita al tema dell’infanzia

“Crediamo sia fondamentale ascoltare la voce di quanti da oltre 30 anni hanno accompagnato migliaia di famiglia adottive dal primo desiderio, dalla prima disponibilità, sino a quando il figlio adottato è diventato adulto”, ha spiegato ancora Marco Mazzi, presidente di Famiglie per l’accoglienza. “Nessun esperto può affermare che sia uguale per un bimbo avere o non avere la mamma o il papà”.

Nessun esperto può affermare che sia uguale per un bimbo avere o no la mamma o il papà

“Nell’esperienza che abbiamo fatto in 35 Paesi, con situazioni culturali e religiose diverse – ha aggiunto l’associazione Papa Giovanni XXIII, attraverso il suo presidente Giovanni Paolo Ramonda -, abbiamo toccato con mano che il luogo naturale di crescita per un figlio è la famiglia con un padre ed una madre. Numerosi studi scientifici e l’esperienza dei nostri operatori dimostrano che senza la madre e la cura materna non c’è lo sviluppo armonico del figlio”.

La famiglia è il luogo naturale di crescita per un figlio

“Mentre da quasi trent’anni la Convenzione Onu sui diritti del fanciullo dichiara l’assoluta preminenza degli interessi dei bambini su quelli degli adulti – ha detto Marco Giordano, presidente di Progetto Famiglia -, in Italia si propone il ddl Cirinnà che persegue logiche adultocentriche e di lobby. Siamo contrari a questa proposta e a soluzioni di ripiego come l’Affido rafforzato”.

Il ddl Cirinnà persegue logiche adultocentriche e di lobby

“Nonostante vi siano ancora migliaia di famiglie che potrebbero adottarli”, ha puntualizzato Marco Griffini, presidente di Aibi – “dal 2015 sono state realizzate 2.100 adozione internazionali, con 1.800 famiglie; ma sono anche 3.000 le famiglie che nel 2015 hanno ottenuto l’idoneità: quindi ci sono ancora 1.200 famiglie che potrebbero adottare altrettanti bambini. Il dato clamoroso è che sono 5 milioni e 300mila le coppie sposate in Italia senza figli, che potrebbero essere – non dico certo tutte, ma gran parte di queste – una grandissima risorsa per i bambini abbandonati. Per cui non si vede proprio la necessità di questa fuga in avanti proposta dal ddl Cirinnà”.

In Italia sono oltre 5 milioni le coppie sposate senza figli

“Il bambino deve essere sempre messo al centro, perché è l’elemento più fragile – è il pensiero espresso anche da Azione per Famiglie nuove, nelle parole della vicepresidente Marina Zornada Vegliach – non ci piace quando una proposta di legge non tutela il più debole, ma il desiderio di un adulto”.

Lascia un commento

  • La Foto (141)
  • Lavoro (175)
  • Macerata (1.504)
  • MenSana (27)
  • Missioni (22)
  • Mondo (1)
  • Montefano (12)
  • Musica (20)
  • News (2.978)
  • Politica (81)
  • Pollenza (47)
  • Pop Corn (31)
  • Programmi (23)
  • Quaresima (57)
  • Recanati (591)
  • Regione (314)
  • Reportage (28)
  • Rubriche (16)
  • Rugby (16)
  • Salute (240)
  • Scuola (417)
  • Sinodo (3)
  • Sisma (292)
  • Social (591)
  • Società (1.193)
  • Sport (531)
  • Tolentino (407)
  • Treia (272)
  • Unimc (253)
  • Video (2.023)
  • Volley (234)