Proseguono i pellegrinaggi verso la Porta Santa della basilica dedicata alla Madre della Misericordia. Domenica 21 febbraio è stata la volta dell’Unità Pastorale 3, che riunisce le parrocchie maceratesi dell’Immacolata e di Santa Croce.

Insieme, le due comunità, guidate dai rispettivi sacerdoti, si sono ritrovate, nel pomeriggio, presso la chiesa dell’Immacolata per intraprendere il cammino fortemente voluto da papa Francesco per vivere nelle proprie Diocesi l’Anno giubilare della Misericordia.

Centinaia e centinaia sono state le risposte da parte dei fedeli di entrambe le parrocchie. Il pellegrinaggio ha avuto inizio proprio in Corso Cavour, nella chiesa dell’Immacolata, dove, dopo il canto e la preghiera, don Egidio Tittarelli, parroco dell’Immacolata, ha invitato tutti i fedeli presenti ad avviarsi in processione verso i Cancelli, prima tappa della Via Crucis. Una lunga fila di presenti si è avviata in rigoroso silenzio verso la prima stazione dove don Alberto Forconi, parroco di Santa Croce, e lo stesso don Tittarelli hanno dato inizio al momento. Purtroppo, a causa di un’influenza, il vescovo Nazzareno Marconi non ha potuto accogliere i fedeli e non ha potuto presiedere i momenti salienti di questa giornata.

Il pellegrinaggio, come accaduto per le altre parrocchie delle diverse Unità pastorali, si è quindi snodato per le vie della città pregando e cantando insieme. Le quindici stazioni sono state animate da lettori della chiesa di Santa Croce e della chiesa dell’Immacolata, così come i canti popolari che facevano da raccordo tra una stazione e l’altra.

Una volta terminata la Via Crucis, tutti i convenuti si sono ritrovati davanti la basilica della Madre della Misericordia, simbolo del Giubileo della nostra Diocesi. In rigoroso silenzio i sacerdoti e tutti i fedeli sono passati, uno ad uno, attraverso la Porta Santa per poi riunirsi tutti in chiesa in attesa della celebrazione eucaristica presieduta da don Egidio Tittarelli.

La Celebrazione eucaristica è stata preparata e animata da entrambe le parrocchie come simbolo di una nuova equipe che lavora insieme per un progetto più ampio e in nome di Gesù Cristo. «La sorpresa grande che abbiamo sperimentato oggi – ha affermato il parroco durante l’omelia – è vedere come la Parola parla in modo saggio e giusto nella storia che viviamo. Siamo venuti qui passando per la Porta Santa affinché ravvivassimo la nostra fede, affinché credessimo con il cuore che Lui è la nostra luce e la nostra salvezza. Siamo giunti qui perché sempre cerchiamo il volto del Signore, perché sempre innalziamo lo sguardo verso di Lui per contemplarne la bontà. Siamo arrivati qui in pellegrinaggio – ha aggiunto il sacerdote – per ricordarci che la nostra vita è un continuo pellegrinaggio e che siamo in cammino con il Signore, con colui che trasfigurerà il nostro corpo mortale. Non è un momento passeggero, ma l’essenza della nostra esistenza».

Lucia Marcolini

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