Potenziare i sistemi di allertamento, per contenere i danni al territorio e alla popolazione causati dalle alluvioni. È l’obiettivo del progetto europeo «Life Primes» che vede coinvolte le Protezioni civili dell’Emilia Romagna (Regione capofila), Marche, Abruzzo e l’Università politecnica delle Marche.

Le attività iniziano domani anche nella nostra regione, con una due giorni in programma il 24 e il 25 febbraio presso la Sala conferenze del Centro Stella Maris di Colle Ameno, ad Ancona.

Gli incontri saranno dedicati alla presentazione del progetto e delle attività previste, al piano di comunicazione che rappresenta uno dei punti salienti del Primes. Il progetto prevede il coinvolgimento della società civile che deve assumere comportamenti in grado di fronteggiare – e non solo subire – le situazioni di pericolo. Sono state individuate alcune aree pilota delle tre regioni, dove verranno promosse attività di informazione ed esercitazioni.

Angelo Sciapichetti
Angelo Sciapichetti

Il progetto triennale può contare su una dotazione finanziaria di 2,3 milioni di euro, metà della quale assegnata dall’Unione europea per la prevenzione e l’informazione sul rischio alluvioni. «Il progetto interregionale, che vede la partecipazione delle Marche, è uno dei pochi finanziati dalla Commissione europea nell’ambito del programma Life 2014/2020, per quanto riguarda le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici – evidenzia l’assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti – Le risorse disponibili saranno utilizzate per rafforzare il coordinamento tra istituzioni, comunità locali e per sperimentare, sul campo, la capacità di risposta di fronte alle emergenze».

«Life Primes» è un progetto europeo che mira a ridurre i rischi e i danni delle piene, delle mareggiate e delle alluvioni, a seguito di eventi meteorologici intensi, sempre più frequenti e prevedibili negli scenari climatici futuri. Lo strumento individuato è il potenziamento dei sistemi di allertamento nelle tre regioni partner, adottando procedure e sistemi informativi omogenei, integrabili a livello interregionale. È prevista la realizzazione di uno spazio web condiviso con le comunità locali.

Saranno inoltre sperimentate modalità di partecipazione attiva dei cittadini alle politiche locali di governo del territorio, con la costruzione di «Piani civici» – che saranno integrati con quelli comunali di emergenza – e testati sistemi di allertamento, attraverso simulazioni di alluvioni e mareggiate con ridotti tempi di preavviso.

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