Le autorità competenti locali, regionali e ministeriali, con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (in qualità di Laboratorio Nazionale di Referenza per Listeria monocytogenes), stanno lavorando insieme per individuare le fonti di contaminazione degli alimenti che hanno determinato un incremento dei casi di listeriosi umana a partire dal maggio dello scorso anno (leggi qui il precedente articolo).

L’incremento di casi osservato è da imputare prevalentemente a un unico ceppo di Listeria m. identificato con metodiche molecolari come “pulsotipo cluster”. Il 2 febbraio scorso, le indagini epidemiologiche e le attività di campionamento di alimenti condotte dai Servizi dei Dipartimenti di prevenzione Asur hanno consentito di identificare lo stesso ceppo di Listeria monocytogenes in un campione di alimento a base di carne suina (coppa di testa) prodotto da un piccolo stabilimento della provincia di Ancona: Salumificio Monsano srl (Ce It 1523L). Sebbene tale risultato suggerisca un legame tra la contaminazione della coppa di testa e almeno un caso umano di listeriosi, non è possibile al momento ipotizzare un nesso diretto di causalità tra i due rilievi, anche in considerazione del fatto che la data di produzione del lotto risultato contaminato è successiva alla data di insorgenza dei sintomi nel paziente.

Il 24 febbraio il Laboratorio Nazionale di Referenza per Listeria monocytogenes ha concluso la prima parte delle analisi sui campioni ambientali e prodotti alimentari prelevati il 3 febbraio presso lo stabilimento Salumificio Monsano srl, confermando la presenza del ceppo di Listeria monocytogenes, caratterizzato da un medesimo profilo genetico (tramite metodica Pgfe e sequenziamento totale del genoma batterico) di quello responsabile di alcuni casi umani. Le analisi sui campioni di alimenti ed ambientali prelevati in altri stabilimenti sono ancora in corso.

Dal maggio 2015 al 25 febbraio 2016, i casi umani di listeriosi identificati come appartenenti al medesimo gruppo (cluster) d’infezione sono in totale 17, di cui 5 nel 2016. Da gennaio, inoltre, sono stati inoltre registrati 2 casi sporadici non riconducibili al medesimo ceppo di Listeria monocytogenes e 4 casi per i quali gli accertamenti molecolari sono ancora in corso. Non si segnalano ulteriori decessi e i nuovi casi riguardano quasi esclusivamente persone affette da patologie o condizioni debilitanti o che erano in terapia con farmaci che riducono la risposta immunitaria.

Ulteriori Informazioni saranno rese disponibili nel sito www.veterinariaalimenti.marche.it.

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