Sabato 5 marzo, alle ore 17, è prevista a Macerata, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, la presentazione dell’ultima raccolta di poesie di Gian Mario Maulo, messa a punto negli ultimi mesi di vita.

Intitolata «Dove si posano le ombre» e pubblicata dalla Editrice Genesi di Torino, è la settima raccolta di Maulo, venuto a mancare il 1° novembre 2014.

Gian Mario Maulo ha coltivato la poesia fin da giovanissimo, ottenendo prestigiosi riconoscimenti. La sua prima raccolta («Tu che vieni») risale al 1981; con «Settimo giorno» nel 1989 fu finalista al Premio Carducci; con «Tempo di attesa» si aggiudicò il Premio D’Annunzio nel 2002; seguirono, poi, le più recenti «Le colline il mare» nel 2008 e «Dialogo sulle orme di Li Madou», nel 2010. Oltre che autore di poesie, è stato anche autore di saggi, tra i quali ricordiamo «Diario laico. Saggio sul Cristianesimo di Provincia», del 1995.

La copertina del libro di poesie
La copertina del libro di poesie

Quest’ultima raccolta propone poesie composte in piena coerenza stilistica e tematica con le precedenti pubblicazioni, proseguendo sul filo di quella «ininterrotta ricerca di senso» che caratterizza tutto il suo percorso poetico come ha scritto l’ex vice-direttore dell’Osservatore Romano Carlo di Cicco.
Costruita su sequenze di immagini rese con pennellate rapide ed essenziali, attraverso quella che egli definiva la «parola pittorica», la poesia di Maulo oltrepassa il livello della semplice espressione di idee, sentimenti, desideri, per inoltrarsi nelle dimensioni più profonde della conoscenza e della fede: quelle della «ricerca di senso», appunto, della tensione all’incontro con l’altro e con l’Altro. Ne scaturisce una poesia fatta di parole «pesanti», spogliate di ogni superficiale strumentalità, scavate fino alla radice, alla loro essenza più intima, a quel «profondo delle parole dove le lingue si comprendono e i percorsi religiosi si incontrano», come scrisse lo stesso Maulo.

Vi ritroviamo compiutamente espresse, nella forma più alta e nella sinteticità estrema, le ragioni di impegno che hanno segnato la vita di Gian Mario Maulo su molteplici versanti e che lo hanno reso protagonista per decenni della vita culturale, politica e religiosa di Macerata: poeta, filosofo, docente, animatore culturale, parrocchiano, cittadino, sindaco, facce di una militanza a tutto tondo distinta nei modi e nelle sedi ma una nell’ispirazione e nelle finalità.

e4066f2d6a725d4729463a5ca3366bb6È questo rapporto con la realtà profondamente e attivamente vissuta che rende totalmente immune la sua poesia dall’evasione onirica come dal compiacimento estetico: essa è piuttosto protesa alla ricerca, all’attesa, all’incontro, al dialogo, nella piena consapevolezza che, per usare ancora le sue parole, all’origine della poesia c’è «la condizione metafisica ed esistenziale, aperta e drammatica, l’infinita distanza»; c’è la «tensione» da e verso la «nostalgia del Totalmente Altro», grazie alla fede nel quale egli, come leggiamo nella sua ultima poesia, «stende la mano al cuore della vita, mendicante di un Dio che viene dal futuro».
Alla presentazione di «Dove si posano le ombre» partecipano Romano Carancini, Agnese Bevilacqua, Nazzareno Gaspari, Anna Rita Lucchetti, Sara Maulo, Stefania Monteverde, Piergiorgio Pietroni, Belinda Saltari e Fulvia Zampa.

Nazzareno Gaspari

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