La parrocchia di Santa Maria della Pietà, si sa, è profondamente legata alla figura di San Gabriele dell’Addolorata a cui tutta la comunità è devota, non solo per la preziosa presenza, da sempre, dei Padri Passionisti, ma anche perchè, proprio nel convento che svetta imponente nel rione Le Grazie il “Santo dei giovani” venne di passaggio, diretto al santuario di Loreto, dove secoli or sono andò per invocare la benedizione della Vergine all’indomani del suo inizio di noviziato a Morrovalle.

Le spoglie di San Gabriele, custodite in Abruzzo
Le spoglie di San Gabriele, custodite in Abruzzo

In occasione della festività che ne ricorda la morte (avvenuta all’alba del 27 febbraio 1862) e in concomitanza con la sua data di nascita (1° marzo 1838), la parrocchia organizza un triduo di preparazione, che avrà inizio domani, giovedì 3 marzo, e che culminerà nella giornata di domenica 6 marzo.

Il programma religioso prevede, per le serate di giovedì, venerdì e sabato, alle ore 18, l’Adorazione, il Rosario e la Messa.

Nel pomeriggio di sabato, durante le ore di catechismo, i postulanti Passionisti porteranno la propria testimonianza e racconteranno la vita di Gabriele dell’Addolorata.

Domenica, invece, le Messe si svolgeranno alle ore: 8, 9.30, 11 e 17.30. Al mattino, alle ore 10.15, Processione con la sacra immagine del Santo.

Per quanto riguarda invece gli appuntamenti ricreativi, è prevista per sabato sera la Cena di fraternità, a base di cibi genuini, con lo scopo di mantenere “vivo” il Parco Le Grazie. Per info e prenotazioni: Gabriele Pierini (360 872487), Lucia Mariani (339 106 9565) o Mario Sampaolesi (339 2635998). Nel pomeriggio, festa danzante con il ballo liscio e vin brulè e castagnole gratis per tutti.

Il moderno santuario abruzzese dedicato a San Gabriele, a Isola del Gran Sasso
Il moderno santuario abruzzese dedicato a San Gabriele, a Isola del Gran Sasso

Gabriele, nato da famiglia agiata con il nome di Francesco, decise di cambiare radicalmente vita a 18 anni: nonostante la morte prematura, i suoi attestati di santità sulla terra si resero ben presto visibili a tutti. Fu dichiarato beato da San Pio X nel 1908 e in suo onore venne innalzata la prima basilica (a cui si affianca il più ampio santuario moderno, costruito nel 1970 per accogliere la sempre crescente massa di pellegrini). Nel 1913 nacque la rivista «L’Eco di san Gabriele», portavoce del messaggio di “Checchino” nel mondo.

Il giovane nativo di Assisi è proclamato Santo da Benedetto XV nel 1920: nel 1926 diventa compatrono della gioventù cattolica italiana e, nel 1959, Giovanni XXIII lo dichiara patrono d’Abruzzo.

Il suo direttore, padre Norberto Cassinelli, oggi sepolto e venerato proprio nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Pietà, così descrisse la testimonianza di fede su cui si fondò la Santità di questo giovane così amato: «Gabriele ha lavorato con il cuore».

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