È la prima membership del nostro teatro. Modello consolidato nelle grandi realtà internazionali, in cui i privati cittadini sostengono le istituzioni culturali, lo Sferisterio avvia il progetto per cercare 100 mecenati. E lo fa con una conviviale, in programma il 14 marzo, che vede per la prima volta dodici club service uniti per sostenere un progetto comune.

«Ci piacerebbe far rivivere alla città quella fantastica esperienza del 1820 – afferma la presidente del Rotary Club Macerata, Rita Servidei – quando Cento Consorti decisero di riunirsi per edificare lo Sferisterio. Da allora, Macerata vive il fascino e la magia di questo magnifico monumento che ogni anno regala la bellezza dell’opera lirica al nostro territorio, richiamando persone da tutto il mondo».

Il Rotary Club Macerata, coordinato dal Rotary Club Matteo Ricci, dal Rotary Club Camerino, dal Rotary Club Civitanova Marche, dal Rotary Club Loreto, dal Rotary Club Recanati, dal Rotary Club Tolentino, dall’Inner Whell Macerata, dal Lyons Club Macerata Host, dal Lyons Club Macerata Sferisterio, dal Soroptimist Macerata, dal Kiwanis Club Macerata e dal Panathlon Macerata, ha organizzato una serata per stimolare nuovi mecenati a sostenere lo Sferisterio. Il direttore artistico Francesco Micheli presenterà agli intervenuti il Cartellone 2016, che comprende Otello, Norma e Il trovatore.

L’idea di un “azionariato diffuso” è stata avanzata l’estate scorsa proprio da un sostenitore del Macerata Opera Festival, Maurizio Mosca, che ha invitato la città a mobilitarsi per “difendere in ogni modo il suo bene culturale e turistico più prezioso, fare quadrato intorno ad una realtà solida ed efficiente, ognuno per la propria parte”. Innegabile la funzione dello Sferisterio, anche dal punto di vista formativo, economico e sociale, con il coinvolgimento di migliaia di giovani nei progetti rivolti al nuovo pubblico e la valorizzazione professionale di 500 persone tra artisti e tecnici, quasi tutti del territorio. Inoltre, l’arena maceratese registra oltre 30mila presenze paganti durante il Festival, grazie a produzioni che hanno ricevuto il gradimento di pubblico e critica. Tutto questo, con bilanci sani e in perfetto equilibrio.

Per proiettare nel futuro questa eccellenza culturale serve un aiuto anche dai singoli cittadini, che vogliono dimostrare di credere nello Sferisterio: come fu fatto dai Cento Consorti quasi duecento anni fa, l’invito va a cento cittadini che, con un contributo annuale di 1.000 euro sostengano l’Arena.

Dal 14 marzo parte l’operazione che permette ai primi cento aderenti di fregiarsi del titolo di mecenati dello Sferisterio, finanziando le attività del Macerata Opera Festival attraverso le erogazioni liberali previste dall’Art Bonus e usufruendo dei benefici fiscali connessi. Chi non riuscirà a rientrare nei primi 100 mecenati dovrà attendere l’uscita di qualcuno dal gruppo.

Art Bonus è lo strumento creato dal Governo per favorire il sostegno dei privati al finanziamento della cultura. Esso prevede agevolazioni fiscali del 65% in tre anni, per cui, chi decide di sostenere lo Sferisterio con 1000 euro attraverso questo strumento, ne recupera 650 sotto forma di credito d’imposta.

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