Nel pomeriggio di domenica 20 marzo, è tornato alla casa del Padre, all’età di 95 anni, il vescovo emerito della Diocesi di Senigallia mons. Odo Fusi Pecci. Aveva retto la Diocesi misena dal 1971, quando era stato consacrato vescovo da mons. Ersilio Tonini, fino al 1997.

Ho conosciuto mons. Fusi Pecci quando, appena undicenne, entrai nel seminario vescovile di Cingoli del quale don Odo, come noi affettuosamente lo chiamavamo, era il rettore. Una figura ieratica che incuteva non timore ma rispetto per la sua personalità. Uomo di una vastissima cultura, si era laureato con il famoso professor Salvemini a Firenze. Non teneva per sé il suo sapere ma ha sempre promosso in città dei convegni estivi di grande spessore culturale, invitando, i migliori pensatori dell’epoca, e proponendo le varie tematiche anche ai villeggianti che trascorrevano le ferie estive nel “Balcone delle Marche”, come viene comunemente definita la città di Cingoli.

Il suo impegno si estendeva durante tutto l’arco dell’anno con particolare attenzione all’Azione Cattolica: ricordo che nel suo studio teneva in bella evidenza gli organigrammi associativi di tutte le parrocchie dell’allora diocesi di Cingoli. Nei confronti del clero locale era un po’ il confidente e il fratello maggiore, punto di riferimento per progettazioni pastorali e problematiche amministrative fin quando, a fine anni Sessanta, fu nominato da mons. Silvio Cassulo rettore del seminario maggiore di Macerata.

Mons. Odo ha ha sempre curato la sua appartenenza al nostro territorio, tanto che, fino a pochi anni fa, non ha mai mancato di visitare, il 1° novembre, il cimitero di Villa Torre di Cingoli, dove, vicine, sono situate la nostre tombe di famiglia, per la celebrazione dell’eucarestia in suffragio dei genitori. Salutava i parrocchiani uno a uno, riconoscendone i volti e interessandosi alla loro vita. Con il sottoscritto, nativo di Villa Torre come don Odo, si fermava a chiedere notizie sulla vita, privata e pastorale, dei sacerdoti dei quali aveva curato la vocazione.

Recenti sono anche gli incontri, spesso conviviali, con i sacerdoti ai quali aveva insegnato Dogmatica nel seminario maggiore di Macerata. Dopo essere diventato “emerito”, trascorreva i fine settimana presso il monastero di Santa Sperandia, a Cingoli, curando l’adorazione eucaristica e mettendosi a disposizione per la direzione spirituale di quanti ritrovavano in don Odo la loro “guida”.

Ma di mons. Fuci Pecci mi piace ricordare, oltre la sua spiritualità, anche la sua infaticabile attività: presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana ha promosso il Congresso Eucaristico regionale celebrato a Senigallia nel 1989 e, a metà degli anni Novanta, il convegno regionale svoltosi a Loreto sulla “nuova” evangelizzazione nelle Marche. Infine, il forte messaggio che voglio sottolineare appartiene alla sua attenzione alla presenza di Dio nei “segni dei tempi”.

I funerali si svolgeranno mercoledì 23 marzo presso la Cattedrale di Senigallia e saranno presieduti dal Cardinale Edoardo Menichelli.

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