Un’iniziativa inedita sulla scia dell’enciclica papale «Laudato si’». Una vera «prima ecumenica» sul tema della bellezza e della custodia del Creato che avrà come cornice un luogo simbolicamente significativo qual è la riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra.

chiese-logoCome già preannunciato nell’intervista rilasciata Emmausonline a gennaio, in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, il professor Paolo Matcovich, direttore dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, in qualità di vice presidente ribadisce l’unicità dell’invito rivolto dal Consiglio delle Chiese Cristiane delle Marche a tutti i fedeli e amici per ritrovarsi domenica 10 aprile presso il sagrato della chiesa abbaziale per un «cammino ecumenico» lungo i sentieri del parco naturale che sorge nella bassa valle del Chienti.

«CamminiAmo insieme per il Creato»: questo il titolo scelto per l’appuntamento che inizierà alle ore 16, che prevede tre pause contemplative durante il percorso. Alle 17.15, la preghiera ecumenica conclusiva assieme alla Comunità cistercense all’interno della storica abbazia. Quindi, alle 18, un momento conviviale prima del congedo che chiuderà a giornata.

Di seguito, l’intervista rilasciata dal responsabile diocesano a Radio Nuova Macerata:

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Come espresso, in diverse occasioni, la Commissione pace, giustizia e salvaguardia del creato del Consiglio delle Chiese Cristiane delle Marche ritiene «necessario e urgente mantenere viva l’attenzione sulla necessità di salvaguardare il creato dallo sfruttamento, dall’inquinamento selvaggio e da uno stile di vita consumistico»: da qui, il convinto sostegno a questa proposta per condividere insieme «momenti di lettura e meditazione con preghiere sul tema della custodia del Creato a cura delle Chiese partecipanti».

Era il 10 giugno, antivigilia di Pentecoste, del 2011, quando, a Loreto, tra gli eventi preparatori del 25° Congresso Eucaristico Nazionale, si tenne la cerimonia solenne della firma dello Statuto e del Regolamento da parte delle Chiese e Comunità Cristiane aderenti, impegnate nel dialogo ecumenico.
Al momento che sanciva il coronamento di un iter di circa quindici anni, durante i quali alcune Chiese cristiane delle Marche hanno sperimentato forme di preghiera, catechesi, attività pastorali e caritative comuni, presero parte, tra gli altri, il cardinale Edoardo Menichelli, in qualità di delegato della Conferenza episcopale marchigiana per l’ecumenismo, il vescovo Gennadios Zervos, del Patriarcato Ortodosso di Costantinopoli, e padre Joan Radu, per la diocesi ortodossa romena d’Italia.

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A Loreto, cinque anni fa, i rappresentanti delle Chiese Cristiane delle Marche, assieme all’allora arcivescovo Menichelli, riuniti per la firma dello Statuto

Secondo quanto recita l’articolo 1 dello Statuto «il Consiglio delle Chiese Cristiane delle Marche (CCCM) è una unione di Chiese e Comunità che confessano il Signore Gesù Cristo come Dio e Salvatore secondo le Sacre Scritture e le rispettive tradizioni e discipline, cercano di adempiere alla comune vocazione alla gloria di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo». Tra le finalità, quelle di «testimoniare insieme il Vangelo di Gesù Cristo;, coltivare nelle Chiese una mentalità e una prassi ecumeniche, favorire la corretta e reciproca conoscenza delle Chiese, studiare e sostenere insieme attività ecumeniche, diffondere l’informazione sulle attività del movimento ecumenico, cercare risposte comuni ai problemi religiosi ed etici che interpellano la fede cristiana, proporre orientamenti ed iniziative di pastorale ecumenica, discutere e affrontare con parresia evangelica e carità fraterna eventua li problematiche tra le Chiese, prestare attenzione alla correttezza dei fatti e delle notizie relative alle Chiese nei diversi mezzi di informazione e comunicazione sociale».

Il Consiglio, che ha sede ad Ancona, in piazza Santa Maria, ha come aderenti: la Chiesa Cattolica Romana; la Chiesa Ortodossa del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli; la Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Bucarest (Romania); la Chiesa di Inghilterra  – Comunione Anglicana; la Chiesa Avventista del Settimo Giorno; la Chiesa Evangelica Metodista; la Chiesa Evangelica Battista (UCEBI).

«La Diocesi di Macerata non ha mai subito la “tentazione” dell’autoreferenzialità – dichiarò Matcovich alla vigilia della consueta Veglia di preghiera ecumenica in cattedrale -, mettendosi a disposizione per il cammino intercristiano della nostra regione, anche con una specifica attenzione al dialogo interreligioso. Il Consiglio delle Chiese Cristiane, di cui celebriamo il quinquennio, è nato con un significativo contributo della nostra comunità diocesana: non è semplicemente un organo burocratico o formale – aggiunge – ma intende rappresentare un volano concreto per l’ecumenismo nelle Marche, in una realtà cristiana davvero plurale e ricca di tradizioni e confessioni».

Una varietà che, grazie anche all’appuntamento promosso per domenica prossima, “naviga” verso orizzonti promettenti, come simboleggiato anche dal logo del Consiglio, in cui viene raffigurata una barca con una vela sostenuta da una croce, a testimoniare un credo comune su cui si fondano più esperienze di fede, desiderose di continuare a camminare guardando nella stessa direzione.

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