L’associazione culturale Agorà nasce a Macerata nel 1996 come una scuola apartitica, ma con l’intento di organizzare eventi socio-politici per le nuove generazioni e formarle alla cittadinanza attiva. Si tratta di un’esperienza del tutto innovativa, diversa da quella fornita dalle molteplici iniziative già in essere, le quali preparano i propri iscritti a “muoversi” all’interno di un determinato partito politico. L’intento di Agorà è, quindi, quello di avvicinare i giovani e riunirli assieme per valorizzarne la diversità. A tal scopo, venerdì 8 aprile, alle ore 21.15, presso il Centro culturale polivalente di Macerata, avrà luogo una lezione pubblica dal titolo “Il mondo del volontariato: quali scenari in una società multiculturale. Sfide e opportunità”.
Il coordinatore dell’incontro sarà Andrea Giaconi, consigliere del Comune di Appignano e vice presidente dell’associazione. Successivamente, interverrà il professor Nicola Matteucci, docente ricercatore dell’area di Scienze economiche e statistiche presso l’Università Politecnica delle Marche.
L’obiettivo è quello di coinvolgere, oltre che gli stessi studenti già iscritti alla scuola di partecipazione, anche rappresentanti di partiti politici e delle Istituzioni, membri delle Associazioni del territorio e cittadini attivi. In questa occasione, Matteucci evidenzierà il valore economico della società civile e del volontariato: «Nella letteratura economica solitamente vengono evidenziati il volontariato e la categoria del dono (inteso come dono di tempo, di energia e di competenze, senza ritorno materialistico definito in economia “edonico”) – afferma -, e questo, in un approccio “mainstream” (cioè tradizionale) all’economia, è davvero difficile da comprendere. Se la letteratura tradizionale ruota attorno alle dinamiche del profitto – continua Matteucci -, come è possibile prendere in considerazione il volontariato che, al contrario, non ha alcun ritorno economico? Bisogna provare a capire che anche l’integrazione ha un profondo contenuto economico e che, spesso, nella politica economica tradizionale viene trascurato o non viene compreso».
Il docente parlerà, quindi, del contenuto economico, sia tradizionale che innovativo, dell’accoglienza e dell’integrazione, nello specifico di quella culturale, religiosa, lavorativa e di quella inerente il volontariato, non solo come parte ricevente, ma anche come parte contribuente. Una parte dell’incontro sarà dedicata alle Associazioni di volontariato: «Si spera che queste stimolino un dibattito variegato – conclude il docente -, infatti, non esiste una sola visione delle cose, ma, in base al proprio orientamento politico o alla propria cultura, solitamente si contribuisce con un aspetto specifico personale che è parte della verità, ma non è tutta la verità. La diversità è bella proprio perché arricchisce: è stimolante confrontarsi e accettare anche punti di vista diversi dal proprio».