Il 22 aprile sarà la 1^ Giornata nazionale della salute della donna, orientata a sensibilizzare e focalizzare l’attenzione sul tema della salute dell’universo femminile, interessando tutte le età della vita, dalla nascita alla senescenza. In occasione di tale giornata, (istituita nel 2015), le Amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le Associazioni  di  volontariato, promuovono, nell’ambito delle rispettive competenze e attraverso idonee iniziative  di  comunicazione  e  sensibilizzazione, l’attenzione e l’informazione sul tema del benessere della donna.

Da alcuni anni la Regione Marche si occupa, tra le altre tematiche, anche della prevenzione di una patologia molto diffusa come l’osteoporosi che colpisce in particolare le donne – ma non ignora gli uomini – e causa un indebolimento delle ossa, con conseguente aumento del rischio di fratture. Nel tempo si è assistito a un incremento dei casi, per cui è necessario informare, sensibilizzare e promuovere strategie di prevenzione. L’avvio di un programma di informazione alla popolazione, coordinato dalla Agenzia Regionale Sanitaria, ha visto coinvolti professionisti di tutte le Aziende del Ssr e i Coordinamenti Donne dei Sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil promotrici di una raccolta di firme che ha dato inizio al progetto “Ossi duri si diventa”. Tale progetto, consolidato e trasformato in una delle linee di intervento del nuovo Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018, prevede la continuazione di incontri informativi nel territorio rivolti ai cittadini e percorsi formativi e di aggiornamento su prevenzione, diagnosi e cura rivolti agli operatori sanitari.

Dopo gli appuntamenti di Fabriano e Urbino, gli incontri divulgativi, tenuti da esperti del settore e rivolti alla popolazione, proseguono a San Benedetto del Tronto (domani, 13 aprile, ore 10, Hotel Calabresi), a Cingoli e Porto San Giorgio (entrambi il 15 aprile alle ore 16, circolo cittadino di Cingoli e Sala Castellani a Porto San Giorgio).

I temi trattati consentono di approfondire la conoscenza della malattia, i fattori di rischio e i fattori di protezione per migliorare consapevolmente i comportamenti quotidiani e bilanciare alcuni fattori inevitabili come il sesso femminile, l’avanzare dell’età, la necessità di usare farmaci. Dopo il dibattito è possibile effettuare il test DeFra per una prima valutazione della situazione di rischio di frattura da sottoporre all’attenzione del proprio medico.

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