La candidatura di Recanati a “Capitale Italiana della Cultura 2018” (leggi qui l’approfondimento precedente) sembra non escludere proprio nessuno in città dalla corsa per raggiungere questo entusiasmante risultato. Sono intensi in queste settimane gli incontri promossi dall’Amministrazione Comunale e dai project manager ingaggiati per elaborare quel dossier che dovrà incantare e convincere i sette componenti della giuria nazionale. Mercoledì 20 aprile, le sale del civico Palazzo comunale – quartier generale della candidatura – hanno accolto incontri con la cittadinanza, le Associazioni culturali e quelle ricreative per illustrare e condividere le strategie e gli interventi in funzione della candidatura a “Città della Cultura” con una base allargata e partecipativa.

Il conferimento del titolo pone precisi obiettivi che guardano al rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica, il miglioramento dell’offerta culturale e l’incremento dell’attrattività turistica, il conseguimento di risultati sostenibili e innovativi nell’ambito culturale e il coinvolgimento dell’imprenditoria nei settori culturali e creativi. Questi obiettivi dovranno essere sviluppati nel dossier esplicitando un programma annuale delle attività, il modello di governance per l’elaborazione e promozione del progetto, per la sua attuazione e il monitoraggio, la valutazione di sostenibilità e gli indicatori che definiscono la qualità e quantità annunciate.

Il dossier per Recanati sarà elaborato dal project manager Ivan Antognozzi già responsabile della candidatura di Urbino e le Marche a “Capitale Europea della Cultura 2019”. Il sindaco Francesco Fiordomo, aprendo il tavolo di confronto con le associazione culturali all’interno della sala consigliare, ha ricordato che questa volta Recanati concorre come unica città delle Marche candidata. Per Fiordomo la candidatura è competitiva, ma servirà in ogni caso a definire un piano strategico per la città che vede protagoniste cultura, educazione, scuole e turismo. I recenti investimenti nel settore culturale, ricorda il sindaco, hanno confermato le attese in termini di turismo e hanno prodotto guadagni anche per le aziende locali che hanno investito sostenendo ad esempio il film “Il giovane favoloso”.

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La Torre Civica oggetto del bando per l’Art Bonus

Molte iniziative già avviate come il rifacimento dei selciati del centro storico e l’attivazione dell’Art Bonus per aprire la torre civica al pubblico, anticipano ulteriori progetti dedicati all’ammodernamento dell’intero sistema museale civico e quello della biblioteca comunale con il coinvolgimento dell’Università di Camerino. A questo fervore culturale della pubblica amministrazione si affianca la realtà imprenditoriali e artigianale d’eccellenza recanatese che costituisce un richiamo forte insieme ai temi culturali più riconosciuti come Leopardi, Gigli e Lorenzo Lotto. Un primo passo avanti in termini di coesione sembra essere stato prodotto dalla candidatura vedendo riuniti intorno ad un tavolo l’Amministrazione, manager professionisti della cultura e le tantissime realtà sociali, culturali e ricreative costituite da cittadini e organismi privati attivi per la città.

Sarà ora importante distruggere quel muro dell’individualismo che non viene più premiato dalle nuove politiche di sviluppo e che è minato dalla capacità di sostenere economicamente in solitaria le iniziative pena l’estinzione delle realtà medio-piccole. Si dovrà dunque puntate alla qualità totale dell’offerta culturale e turistica con un approccio di fondo che vede cultura e turismo anche come opportunità di sviluppo per l’economia locale.
La promozione di iniziative efficaci, mature e che hanno ricadute sul territorio, ma anche visibilità di più ampio respiro costituiscono occasione di attrattività per nuovi flussi e per fonti di finanziamento anche da parte di privati e imprese.

Il bando per candidare Recanati a “Capitale Italiana della Cultura 2018” impone, dunque, un grande lavoro fino al prossimo 30 giugno, data in cui dovranno arrivare al Mibact i dossier di candidatura su cui si basa la selezione da parte dei sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore delle cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica. Entro il 15 novembre si conosceranno le 10 città finaliste, poi entro il 31 gennaio 2017 il verdetto definitivo. Vittoria o sconfitta il lavoro tecnico e verso una nuova mentalità collettiva non dovrà fermarsi.

Il logo della candidatura di Recanati
Il logo della candidatura di Recanati

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