Lo scorso 5 maggio si è celebrato il primo anniversario della “resurrezione al cielo” di don Serafino Stramucci e la parrocchia Santa Famiglia di Tolentino lo ricorda con due iniziative particolari.

donserafino_stramucciLa prima prevista per giovedì 12 maggio alle ore 21.15, consiste in un incontro con il vescovo di Fabriano – Matelica, mons. Giancarlo Vecerrica, e le testimonianze di Antonella Monteverde, delegata regionale di Azione Cattolica, e di Fabio Corradini, direttore regionale del Patronato Acli, sul tema: “Il volto della Misericordia”; mentre domenica 15 maggio alle ore 17.30 la parrocchia celebrerà la messa in suffragio a cui seguirà l’inaugurazione dei nuovi giardini parrocchiali.

Tali manifestazioni non sono solamente un ricordo della persona, ma soprattutto uno stimolo a prendere esempio dalla sua vita innamorata di Cristo e della Chiesa. La sua porta era sempre aperta e aveva una parola di speranza per tutti; invitava sempre al dialogo e a non giudicare le persone, perché, sosteneva, un giudizio può essere avventato e rischia di precludere la strada al confronto.

In don Serafino il “volto della Misericordia” era lampante e sempre sorridente; dopo aver dialogato con lui nessuno andava via amareggiato, ma sempre arricchito della Parola. Don Serafino è stato il maestro dell’accoglienza, mostrando sempre il volto misericordioso di Dio. Per questo si è impegnato attivamente, dando vita in città a molte realtà come l’Azione Cattolica, alle Acli, alla Caritas, al Csi, al Cgs “Vittorio Bachelet”, all’Avulss.

A Tolentino è stato il primo, negli anni 60/70, ad iniziare una mensa sociale per gli operai e gli studenti ed ha anche attivato, coinvolgendo professori e maestre, per i ragazzi in difficoltà un doposcuola sul modello di quello di Barbiana. È stato l’unico ad essere molto attento per una pastorale verso zingari e nomadi.

Non si è mai tirato indietro nell’accoglienza a chi era in difficoltà, come quando, durante la guerra nell’ex-Yougoslavia, si presentò l’occasione di accogliere una squadra giovanile di pallamano femminile proveniente da Mostar, che erano venute per un torneo. Senza pensarci troppo dapprima le ospitò nell’oratorio, le portò nei campi scuola facendo fare amicizia con i giovani della parrocchia. Poi coinvolse le loro famiglie nell’accoglienza e finché tutte non furono “sistemate” in famiglia se le prese in carico. Pochi giorni prima di morire all’AC parrocchiale scrisse: «Augurando un cammino sempre più spedito, vi dico: avanti, senza paura; tenete duro!»

E da giovedì 19 a domenica 22 maggio, con il patrocinio del comune di Tolentino, si svolgeranno anche i festeggiamenti civili che prevedono oltre agli stand gastronimici, un torneo di burraco, che aprirà la festa nella serata di giovedì, per poi proseguire fino a domenica con la diretta di Multiradio e musica dal vivo con Vanessa e Claudio, Quei bravi ragazzi ed Omar e la sua band.

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