Giovanni Prosperi e Maurizio Boldrini sono innanzitutto due amici, però si dà il caso che le loro vicende artistiche, rispettivamente in ambito poetico e teatrale, li abbiano portati ad essere l’apice difficilmente assimilabile nei medi scaffali di settore. Di tanto in tanto si incontrano, anche a distanza di anni, per qualche operazione a quattro mani, allora succede che procurino una scintilla creativa, un cortocircuito che lascia attoniti, una scossa al linguaggio.

L’ultima invenzione di Boldrini è la “drammaturgia scalare”, frutto di maggio maturato dalla ricerca con la classe di “Ingegneria Umanistica” che si sta dedicando da mesi al corso monografico su Carmelo Bene. Sarà certamente interessante assistere a come “reagirà” a tale invenzione il poeta Giovanni Prosperi, che le parole le scrive da sempre a scalare con una tecnica operatoria che solo lui sa usare.

L’incontro-lezione con il poeta inizierà alle ore 21 di mercoledì 11 al Minimo Teatro di Sforzacosta, a Macerata (per informazioni telefonare al numero 347 1054651).

Giov

Lascia un commento

  • La Foto (141)
  • Lavoro (175)
  • Macerata (1.504)
  • MenSana (27)
  • Missioni (22)
  • Mondo (1)
  • Montefano (12)
  • Musica (20)
  • News (2.978)
  • Politica (81)
  • Pollenza (47)
  • Pop Corn (31)
  • Programmi (23)
  • Quaresima (57)
  • Recanati (591)
  • Regione (314)
  • Reportage (28)
  • Rubriche (16)
  • Rugby (16)
  • Salute (240)
  • Scuola (417)
  • Sinodo (3)
  • Sisma (292)
  • Social (591)
  • Società (1.193)
  • Sport (531)
  • Tolentino (407)
  • Treia (272)
  • Unimc (253)
  • Video (2.023)
  • Volley (234)