Qualche giorno fa, è stata convocata l’assemblea degli aderenti Fuci per il rinnovo della presidenza di gruppo. Ai sensi dell’art. 5 comma 2 dello statuto della Federazione, è avvenuta l’elezione della Presidente e del tesoriere. Eletta alla carica di presidente femminile Giulia D’Angelo, studentessa del Dipartimento di Scienze della Formazione. La carica di Tesoriere è stata affidata a Francesca D’Antonio, studentessa del Dipartimento di Studi Umanistici.
Presente all’importante momento federativo Antonella Monteverde, Delegato regionale dell’Azione Cattolica. Il discorso di fine mandato che pubblichiamo in seguito è stato pronunciato dopo la S. Messa, in cui sono stati ricordati il costituzionalista Leopoldo Elia al quale è stato dedicato il gruppo fucino maceratese e alla mai dimenticata Benita Partenza, già presidente diocesana AC e grande amica della FUCI.

Il gruppo FUCI, ringrazia Chiara per il servizio svolto con passione e impegno in questi due anni di presidenza.


IMG_4959Cari ragazzi,

come un soffio di vento sono volati via due anni di servizio in Fuci, due anni intensi che hanno arricchito la mia persona non solo a livello culturale ma anche e soprattutto a livello spirituale.

La Fuci, e il nostro gruppo, ha avuto da sempre il desiderio di accendere le due luci della vita umana: La fede e la cultura. La sua missione è quella di far ardere quelle lampade, unite ma distinte, per illuminare la bellezza e la verità dell’uomo. Giovanni Battista Montini individuava l’università come luogo di maturazione di coscienze e di coltivazione della propria vocazione personale, luogo di ricerca della verità.

Vorrei ora riportarvi una citazione proprio di papa Paolo VI, una citazione molto cara alla mia vita da cattolica e da studentessa. 

«Non pensate voi, che una religione che ha per cardine la fede, possesso implicito della Verità divina, debba averne necessariamente un altro, l’attesa, la ricerca, la passione, la tensione avida e insaziabile verso questa Verità esplicitamente svelata, tensione che si chiama amore; che tutto ciò è, nell’ordine del pensiero umano, limpidamente figurato nel processo logico della nostra parola “studium”? La quale, sotto l’attuale significato di meditazione conoscitiva, cela sempre quella radicale di ardore, di desiderio, di passione e di amore? E che allora il primo precetto della legge evangelica “ama Dio con tutta la tua intelligenza” è realmente il supremo precetto della vita universitaria?»

La grande scelta e la grande scommessa fondamentale della Fuci è stata e vuole continuare a essere quella del pensiero critico, del metodo della continua domanda. È la scelta di chi vuole essere con consapevolezza nel proprio presente, senza “lasciarsi vivere” dalla realtà, ma sapendo al contrario anticipare e prepararsi ad accogliere il divenire della vita e della storia.

Finisco il mio mandato lasciando queste parole, perché in esse c’è la mia e la nostra esperienza di gruppo, spero possano essere utili alla prossima presidenza.

Ovviamente non  posso che concludere questo discorso senza ringraziamenti.
Il mio ringraziamento va a tutti voi. Grazie a Edoardo, Marco, Nausica, don Luigi, Giulia, Jacopo, Francesca, Chiara, Lucia, Chiara, Cristina, Anastasia  e Paride, perché tutti, siete corresponsabili della bellezza di questo gruppo.

Concedetemi di fare dei ringraziamenti speciali. Innanzitutto ai miei compagni di viaggio,  don Luigi e Jacopo. Don Luigi ti ringrazio per l’accompagnamento, per la passione che hai dimostrato a noi ragazzi e alla Fuci, per la tua sapienza e per i consigli, per le nostre telefonate e per tutte quelle volte che mi hai chiamata “sindaco”. Ti voglio bene.

Jacopo come sai bene io e te siamo due persone molto diverse, con il tempo però abbiamo imparato a conoscerci e a lavorare con fiducia e serenità. Grazie per l’appoggio, per le nostre chiacchierate e per l’impegno che hai dimostrato nello svolgere il tuo incarico.

Grazie a Marco, un amico, il mio presidente, figura discreta che ha saputo in questi anni incoraggiarmi e aiutarmi nei momenti  difficili. Grazie perché mi hai fatto conoscere la Fuci, hai creduto in me in un periodo difficile della mia vita. Non dimenticherò mai la prima volta che ci siamo incontrati. Grazie per le tue cene che sono state momento di confronto ma anche di divertimento, un valore aggiunto al nostro gruppo.

Ringrazio Nausica, ora Incaricata regionale, in te ho trovato un amica, una sorella. La tua presenza, il tuo sostegno, il tuo aiuto non è mai mancato in questi due anni di presidenza. Abbiamo combattuto le nostre piccole “Battaglie” per rendere la Fuci migliore. Solo noi conosciamo i mille discorsi, i tanti sogni, i nostri pianti e i nostri incoraggiamenti. Sei stata una figura essenziale per questi anni a Macerata. La Fuci è molto fortunata ad averti come Incaricata regionale.

Un ultimo grazie va a tutti quei volti e le tante storie che ho incontrato nel mio percorso, mi hanno reso la persona che sono oggi. Un augurio di buon cammino alla prossima presidenza.

Chiara Stipa

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