L‘etimologia della parola incontro trae origine dal latino popolare incóntra, composto dal prefisso in-(rafforzativo) e da contra = contro, dirimpetto, di fronte. L’incontro, quindi, è letteralmente un “trovarsi di fronte a…”.

Trovarci di fronte a l’altro ci permette di riflettere sulla dimensione che va ben oltre le singole entità “io” e “tu”. L’altro, per essere tale, è colui che identifico fuori di me, separato, differente, fuori dal mio campo personale.

Tutti i giorni noi ci troviamo di fronte a persone e il nostro relazionarci cambia, perché l’incontro può avvenire per svariati motivi, come curiosità, interesse, lavoro. Nell’incontro dobbiamo accettare l’altro, il suo essere diverso da noi così da aprire la strada all’autentica relazione.

La relazione è alla base del nostro stesso essere. Noi nasciamo già in relazione (madre-bambino), e quella prima relazione influenza indelebilmente ciò che diventeremo.

Tabor2A volte l’incontro è casuale, altre volte l’incontro è cercato e curato.  Crearne le occasioni è proprio quello che l’associazione TABOR S.G.B. si impegna a fare. Succede infatti che, un gruppo di volontari, ha fatto dell’attimo dell’incontro una esperienza di crescita, di evoluzione personale e sociale. Succede che il tempo dato alle opportunità di cambiamento unito allo sforzo di “andare verso l’Altro” ha potuto ampliare la complessità della visione di noi stessi e del mondo, di noi stessi nel mondo e del mondo dentro noi stessi.

L’Associazione di volontariato TABOR S.G.B. nasce nel 2000 con l’impegno di realizzare progetti concreti a favore delle famiglie in difficoltà, dei senza fissa dimora e di quanti si trovano in uno stato di bisogno. Attraverso il Centro di Ascolto, punto di riferimento per le situazioni di disagio e di marginalità, i volontari cercano di soddisfare le necessità primarie oltre a stabilire un contatto umano con chi si rivolge al Centro.

L’esplorazione, la curiosità e il rispetto, insieme alla relazione, alla cura del tempo e dello spazio e la disponibilità all’ascolto, sono alcuni degli ingredienti richiesti per far sì che un incontro si trasformi in relazione, in nuova storia. Molte di queste storie ci interrogano, ci fanno riflettere, dubitare, a volte ci fanno constatare quanto c’è di difficile o ingiusto, spesso ci fanno emozionare, a volte creano cambiamento.

Le buoni abitudini: TABOR, incontro e ascolto

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