Iginio Straffi, presidente e fondatore del Gruppo Rainbow, è stato ieri, martedì 5 luglio, il padrino d’eccezione al taglio del nastro di CreaHub, l’incubatore di idee imprenditoriali creato dall’Università di Macerata in quattro ex locali commerciali che la Provincia possiede sotto il Palazzo degli Studi, nel lato affacciato su via Gramsci. Per l’occasione, è stata allestita anche una piccola mostra dello scultore Ermenegildo Pannocchia.

«Ci è piaciuta – ha spiegato il rettore Luigi Lacchè – l’idea di una vetrina in centro storico. Spesso gli incubatori vengono messi in periferia, perchĂ© hanno bisogno di grandi spazi. Noi abbiamo potuto invece adattare questi locali, perchĂ© il nostro lavoro è immateriale, visto che il principale focus sarĂ  relativo al rapporto tra ecosistema digitale e mondo culturale».
CreaHub, oltre ad ospitare i tre spin-off di Unimc, ossia le aziende nate in seno all’Ateneo – PlayMarche, International Route e AdvisEu Studio Project – vede alleati due soggetti esterni come Hub21, un acceleratore di imprese digitali e innovative, e Eurocentro, societĂ  specializzata nella progettazione europea.

A impartire la benedizione è stato monsignor Pio Pesaresi, vicario del Vescovo. Erano poi presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il sindaco di Macerata Romano Carancini, l’onorevole Irene Manzi, il vicesindaco Stefania Monteverde e il segretario generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi. Entusiasta Iginio Straffi.

Il taglio del nastro per la neo realtĂ  maceratese
Il taglio del nastro alla presenza delle autoritĂ  cittadine

«Aderisco sempre con molto piacere alle iniziative dell’UniversitĂ  della mia cittĂ  – ha detto – e sono predisposto ancora meglio vedendo come si sta muovendo questo ateneo, che coniuga la tradizione secolare con attivitĂ  che seguono la stessa direzione in cui va il mondo oggi. C’è una grande voglia di qualitĂ , di stile di vita italiana, di capacitĂ  di creare. Ma la qualitĂ  da sola non basta. Bisogna sapersi vendere. Per questo è un bene puntare su un umanesimo digitale, sui nuovi mezzi e sulle applicazioni che possono semplificare la vita».

La collaborazione tra Straffi e l’ateneo maceratese è nato nel 2013 con il Laboratorio Umanistico per la creatività e l’innovazione di Unimc. Poi la Rainbow è diventata uno dei partner di PlayMarche, la prima spin off dell’Università, permettendo la realizzazione di un video-gioco che guidi i più giovani alla scoperta del territorio.

CreaHub fornirà un servizio di primo ascolto per idee imprenditoriali e di consulenza “a progetto” per imprese esistenti e per giovani talenti.

«L’inaugurazione di oggi – ha dichiarato poi Luca Scali, amministratore delegato di Hub21 – rappresenta la nascita di un punto di riferimento materiale, economico e culturale per le start up e per le nuove iniziative imprenditoriali. Le start up digitali italiane stanno cominciando ad attirare investimenti che, al netto di un tasso di insuccesso ancora troppo alto, premiano la nostra creatività: non è il caso di fermarsi ma di accelerare e CreaHub diventa un nodo attorno al quale tessere relazioni, all’interno del quale far crescere idee che avranno un impatto decisivo sul territorio».

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